In mezzo secolo i sacerdoti da 246 sono scesi agli attuali centoundici. Va però rilevato che quelli in attività di servizio sono assai meno. Non contando infatti i più anziani ed impediti e quelli "fuori sede" (quattro a Roma come docenti, due in America latina e tre in altre diocesi italiane) si scende a circa novanta. Dal 1963, anche i religiosi da centouno sono scesi a trentatre. Alcune congregazioni non sono più presenti: gesuiti, domenicani, cappuccini, camilliani, preti della Missione, orionini. I passionisti, a quanto si sa, lasceranno presto. Solo in parte ciò è compensato da due nuovi arrivi: Fraternità missionaria di Maria e Francescani dell'Immacolata. Anche le suore sono molto diminuite: dalle 452 del 1963 alle attuali centodieci, per cui molte scuole ed istituti hanno chiuso i battenti. L'età media dei sacerdoti si attesta a sessantatre anni e mezzo. A loro sono affidate centottantasei parrocchie: si va dagli oltre diecimila abitanti di San Pietro di Mazzetta alle poche unità di Beverone, Garbugliaga o Buto. Alcune parrocchie sono affidate ai religiosi, ma il loro numero, come detto sopra, si è notevolmente ridotto, specie in città. Così molti sacerdoti, anche in età avanzata, seguono con generosità più parrocchie, anche perché le comunità piccole, molto legate alla loro chiesa, chiedono sempre di non essere trascurate. Pochi sono anche i vicari parrocchiali "stabili" (i "curati" di un tempo), presenti solo nella cattedrale di Cristo Re, a Mazzetta, a Migliarina, a Fossitermi, a Ceparana e nella concattedrale di Sarzana. Tra i parroci, i "decani" sono monsignor Luigi Lavagnino, parroco a Castello di Carro e a Chiama di Maissana, che ha quasi novantanove anni, e monsignor Giovanni Battista Chiaradia, novant'anni compiuti, parroco sin dal 1955 ai Santi Giovanni e Agostino. Tra i diaconi, il "decano" è il notaio Gherardo Federici, novantaquattro anni il 6 gennaio prossimo. I sacerdoti più giovani sono don Fabrizio Ferrari, venticinque anni, e don Pietro Milazzo, ventinove anni. In seminario sono comunque tredici i seminaristi che si preparano ad essere preti ed è già di per sé un buon augurio.