“Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore”. Così recita un versetto del Salmo 115, un brano molto significativo che spesso risuona nelle preghiere quotidiane della liturgia delle ore e che ora sento particolarmente vicino a me, in questo tempo di preparazione all’ordinazione presbiterale! La vita che conduco, il ministero che si concretizza ogni giorno di più, rendono il tempo che passa sempre più veloce, quasi mi pare di vederlo sfuggire di mano. Eppure, quanti momenti intensi e significativi hanno caratterizzato questo tempo!
Ricordo bene quando ricevetti la telefonata del rettore del seminario che mi confermava la decisione del vescovo di ordinarmi sacerdote: ho provato una grande emozione, mi sembrava di essere appena diventato diacono e subito faceva capolino questa notizia tanto attesa! Poi la scelta della data, un po’ insolita per me, 9 novembre, giorno importante per la Chiesa perché festeggia la memoria della dedicazione della Basilica Lateranense, madre di tutte le cattedrali del mondo. Una festa che ci apre all’universalità dell’essere Chiesa e, al contempo, al suo principio di unità nella figura del Papa e dei vescovi per le Chiese particolari. Tra i tanti pensieri che da quel giorno hanno iniziato a frullarmi nella mente, vi è uno che sembra poter essere il filo conduttore di questo periodo, ed è il senso profondo di gratitudine.
Guardo indietro e sono grato per tutto ciò che un semplice “sì” fatto timidamente sette anni fa mi ha portato a vivere: dalle persone incontrate che mi hanno insegnato tanto della vita sacerdotale, una vita da spendere interamente come “dono”, dalle esperienze in terra di missione, dai rapporti nuovi intessuti in questi mesi nella parrocchia di Santa Rita dove attualmente mi trovo, le numerose realtà giovanili che ho avuto modo di incontrare, l’impegno assiduo con la pastorale giovanile e i campi estivi nella casa di Cassego. Tutto ciò accompagnato dall’affetto di tanti, amici, famiglia, parrocchie, sacerdoti, che mai è venuto meno in questo tempo. E sarà bello poter, da novello sacerdote, offrire tutti i miei “grazie” attraverso il “grazie” più grande, l’Eucaristia. Poter alzare anche io il calice della salvezza, che è il sangue di Gesù, spezzare il pane con i fratelli, che è il corpo di Gesù, poter essere strumento attraverso il quale Gesù può toccare il cuore di tanti e rendere grazie, ogni giorno, per tutti i benefici che Dio Padre concede ai suoi servi che si donano a lui.
(Samuele Bragazzi, diacono)
Chi è Samuele Bragazzi, che sabato sarà prete
Samuele Bragazzi sabato prossimo diventerà sacerdote, all’età di ventisei anni. E’ nato infatti a Sarzana il 5 giugno 1998. Dopo le medie, ha frequentato gli studi superiori al liceo scientifico delle scienze applicate “Capellini- Sauro”, alla Spezia, dopodiché, a diciannove anni, nel settembre dell’anno della maturità 2007, è entrato in seminario a Sarzana, per poi proseguire gli studi teologici nel seminario arcivescovile di Genova.
Per un anno ha prestato servizio pastorale a Ceparana, poi in seguito per tre anni lo ha fatto a San Paolo apostolo a Bragarina con il parroco monsignor Giorgio Rebecchi, anche negli anni difficili della pandemia. Dal dicembre 2021 ha prestato servizio nella parrocchia del Sacro Cuore a Castelnuovo Basso – Molicciara, e successivamente, sino ad ora, nella parrocchia - santuario di Santa Rita, quartiere della Spezia nella zona dei Vicci. Ha una sorella, Marianna, di tre anni più grande, impiegata.
In diocesi l’ultimo seminarista ad essere ordinato sacerdote, il 24 novembre 2017, è stato don Federico Ratti, attuale responsabile della comunità pastorale di Vezzano Ligure. A Samuele gli auguri più cordiali in vista dell’importante appuntamento di sabato prossimo.
Ceparana: martedì sera una Veglia per le vocazioni
In vista dell’ordinazione sacerdotale di don Samuele Bragazzi, la prima in diocesi da sei anni a questa parte, il Centro diocesano per le vocazioni organizza, per martedì 5 novembre, una Veglia di preghiera per le vocazioni. La Veglia si terrà alle 21 nella chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata di Ceparana, la parrocchia di provenienza di don Samuele. Terrà una meditazione don Franco Pagano, rettore del seminario e responsabile del centro diocesano vocazioni.