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Il Prefetto Inversini lascia La Spezia dopo quattro anni e traccia un bilancio In evidenza

di Anna Mori - Inversini: "Lascio una provincia con un grande potenziale, dove le Istituzioni sono davvero molto coese".

S.E. il Prefetto Maria Luisa Inversini nei prossimi giorni lascerà La Spezia e ritornerà nella sua città di origine per godersi la meritata pensione, la famiglia, i figli e i nipoti.

Questa mattina ha voluto incontrare la stampa per un momento di saluto e di ringraziamento per la collaborazione reciproca.

Il Prefetto ha colto l'occasione per ringraziare tutti coloro con cui si è interfacciata "perché sono stati anni ricchissimi di soddisfazioni e tutto quello che ho fatto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di ciascuno di voi e di tutte le persone che con me si sono relazionate".

Un ringraziamento speciale lo ha fatto al sindaco e presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, con il quale ha percorso un cammino lungo e in alcuni momenti faticoso, "soprattutto quando sono arrivata il 25 maggio 2020 in pieno periodo pandemico". E poi ancora tutti gli assessori del Comune della Spezia: "Tra loro voglio menzionare la collaborazione con l'assessore On. Maria Grazia Frijia, con la quale abbiamo predisposto il protocollo per il Palio 2021, che è stato il primo grande evento 'Covid-free' gestito in maniera encomiabile. Siamo partiti da posizioni molto distanti e alla fine abbiamo realizzato un protocollo di esempio per altri grandi eventi".

Il Prefetto Inversini ha poi ricordato e ringraziato i sindaci di tutti i comuni, grandi e piccoli, quelli delle Cinque Terre con i quali ha lavorato sul tema delle stazioni ferroviarie e con la sindaca Pecunia anche per l'apertura della Via dell'Amore, una collaborazione continua e costante. Ha ricordato tutti i sindaci, tra cui Francesca Sturlese, Sindaco di Portovenere "che ospita l'impianto di Panigaglia su cui abbiamo lavorato molto e approvato il piano di emergenza esterno. Un grande lavoro di comunicazione, anche dei parametri di sicurezza. Con tutti i sindaci è stato un rapporto molto proficuo, si sono sempre rivolti a me, hanno accettato decisioni a volte non piacevoli o difficili da attuare". 

Il Prefetto ha ricordato poi la collaborazione con le Forze di Polizia: "Abbiamo avuto e abbiamo degli ottimi Questori e Comandanti, voglio menzionare tutti i corpi della Polizia Locale, con quello spezzino la collaborazione per la gestione della movida, un problema di ancora complessa soluzione".

E poi ancora quanto fatto con le Associazioni di Categoria, corpi intermedi che durante il Covid il Prefetto ha valorizzato molto, cercando di renderli sempre più interlocutori in un mondo che durante la pandemia era chiuso, gestendo situazioni critiche in un quadro di incertezza normativa. "Tra queste voglio menzionare Confindustria con la quale abbiamo fatto il 'Protocollo sul Caporalato', che sicuramente ha ancora dei limiti e sul quale è necessario lavorare ancora, ma che è innovativo e ha segnato una svolta e una presa di consapevolezza della necessità di formazione dei lavoratori stranieri dei cantieri, e per le aziende di avviare interlocuzioni con loro". Maria Luisa Inversini ha anche ringraziato i sindacati con i quali ha lavorato su tantissime situazioni, tra queste il "Protocollo sull'Eccesso di Calore" per fermare il lavoro all'aperto degli operai nel caso in cui la temperatura superi i 35°C.

"Un altro protocollo di cui vado fiera è quello fatto con l'Autorità Portuale per potenziare i controlli antimafia, - ha sottolineato il Prefetto - sia perché mette una barriera di sicurezza all'ingresso della criminalità organizzata, sia perché contiene norme importanti sulla regolarità degli appalti e la sicurezza dei lavoratori". E poi ancora i tre protocolli sulla Variante Aurelia e quello sulla Ciclovia Tirrenica.

Il Prefetto ha ricordato anche il protocollo sulla REMS, spiegando che in Liguria ci sono due strutture, una a Genova per le persone socialmente pericolose con disturbi psichici importanti, e quella di Calice al Cornoviglio che ospita psichiatrici da altre regioni, "un gesto importante che Regione Liguria ha fatto per sostenere lo Stato. La ASL5 ha accolto tutte le nostre richieste, quindi oggi posso dire che la REMS è una struttura sicura".

"Vengo al campo che mi ha appassionata di più - ha detto poi il Prefetto - ringrazio Don Luca Palei, la Caritas, tutte le associazioni del terzo settore, le Forze di Polizia, la Croce Rossa, non ne voglio dimenticare nessuna, per i grandi contributi dati, sia per la gestione del flusso migratorio, che per la collaborazione in occasione degli sbarchi. Sono stati momenti toccanti dal punto di vista umano e dove Spezia ha mostrato la sua anima solidale. La macchina dell'accoglienza ha sempre funzionato benissimo e abbiamo creato un modello che è stato poi esteso a tutta la regione".

Un tema importante per il Prefetto quello della violenza di genere, dove in questi anni sono state messe in campo tante iniziative e la collaborazione con le scuole. A breve verrà lanciato il concorso dove alle classi vincitrici verrà offerta una visita di istruzione finanziata con il ricavato del mercatino realizzato in Prefettura lo scorso anno, per dire basta alla violenza sulle donne. "Un cerchio che si chiude in maniera perfetta, - ha commentato il Prefetto - la premiazione avverrà l'8 marzo, un premio che tutta la città dà alle ragazze. Gli episodi di violenza non si devono più ripetere, la protezione alla donna, che deve sentirsi al sicuro, deve essere effettiva".

Tante anche le attività messe in campo con la Protezione Civile, tra queste i Piani di Protezione esterna e un'esercitazione a livello nazionale, simulando un attacco importante. "Stiamo lavorando per un'esercitazione a Panigaglia su scala reale che coinvolga direttamente la popolazione. - ha spiegato il Prefetto - Questa provincia è molto fragile, quindi con Giacomo Giampedrone, che ringrazio, la collaborazione è stata stretta e mi auguro corposa per tutte le persone che sono state in qualche modo pregiudicate dai danni del maltempo".

Il Prefetto Inversini ha poi concluso: "Voglio infine ringraziare i miei collaboratori, senza di loro non avrei fatto nulla, spero di aver lasciato una Prefettura coesa e di aver trasferito la professionalità e le competenze ai giovani. Ringrazio anche la stampa perché mi siete stati vicini".

 

 

 

 

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