Nelle scorse ore una pattuglia del Comando di Polizia Locale di Bonassola, con a capo il neo Comandante Andrea Prassini, impiegata in ordinario servizio di controllo del territorio, ha imposto l'alt ad uno scooter che sopraggiungeva verso il posto di controllo a forte velocità.
L'uomo alla guida dello scooter non ha ottemperato all'invito di fermarsi e pertanto la pattuglia lo ha inseguito con il veicolo di servizio lungo la statale che collega Bonassola a Deiva Marina. Gli agenti sono però riusciti ad annotare la targa ed a riconoscere il conducente, già noto, prima che lo stesso riuscisse a far perdere le proprie tracce, anche in considerazione della maggiore agilità del due ruote.
All'esito degli accertamenti, è emerso che l'uomo, trentunenne di origine torinese, guidava un ciclomotore sottoposto a sequestro e privo di patente perché mai conseguita. Grazie ad una serie di accertamenti il fuggitivo, residente a Bonassola, ma mai presente, è stato rintracciato dagli agenti di Bonassola presso un ristorante di Chiavari.
L'uomo è stato quindi denunciato per violazione dei doveri di custodia di cose sottoposte a sequestro e violazione dei sigilli, reati ed in particolare delitti, per i quali rischia una pena stabilita nel massimo fino a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Per aver invece circolato senza patente (prima volta altrimenti penale), un veicolo privo di assicurazione, con guida pericolosa, effettuando inversione di marcia in curva per sottrarsi al controllo e con dispositivi di silenziamento non regolari, è stato verbalizzato con una serie di sanzioni amministrative per un totale di oltre 7.000 €. Per non essersi invece fermato all'alt, violazione ritenuta grave dal Codice della Strada, l'entità della sanzione sarà stabilita dal Prefetto.
Lo scooter è stato quindi nuovamente sequestrato, ma stavolta affidato ad un centro autorizzato per la custodia e non più al proprietario, sarà quindi alienato. - Fatto piuttosto grave - spiega il Comandante Prassini - che per merito della nostra pattuglia, è stato arginato senza conseguenze, anche perché è proprio a seguito di tali illeciti che quando avvengono investimenti di pedone od altri sinistri stradali, i conducenti, che sanno di non avere nulla in regola, non si fermano e scappano senza nemmeno dare la possibilità alle vittime di essere risarcite. -