Nelle settimane scorse diversi cittadini hanno segnalato “strani” movimenti nel sottobosco in prossimità dell’abitato di Campiglia. Segnalazioni prontamente raccolte dagli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria e Sicurezza Urbana diretti dal Comandante Bertoneri, che hanno avviato subito un’attività investigativa volta a fare chiarezza sul sospetto andirivieni di persone. Gli accertamenti hanno permesso di scovare una piazza di spaccio con numerosi acquirenti, tutti fermati ed identificati. La locale Procura della Repubblica ha emesso una misura cautelare nei confronti di un marocchino venticinquenne.
Durante l’esecuzione della misura restrittiva disposta dalla magistratura che ha coordinato le indagini, a sorpresa, gli agenti non hanno trovato lo spacciatore marocchino già identificato e destinatario della misura, ma un altro venticinquenne marocchino, irregolare sul territorio italiano. Quest’ultimo, non appena gli operatori in borghese si qualificati come agenti di Polizia Locale mostrando il tesserino di riconoscimento, li ha aggrediti, estraendo un coltello e colpendo al braccio un agente. Con la stessa azione fulminea, ha tentato poi di colpire al volto l’agente con un punteruolo, per poi affondare un secondo fendente nella zona cardiaca, azione che avrebbe potuto provocare la morte immediata dell’agente.
Fortunatamente tutti gli agenti impegnati nell’operazione, a titolo preventivo, indossavano sotto gli indumenti dei nuovi presidi difensivi di cui è stato dotato il Comando dall’Amministrazione comunale, costituiti da corpetti e guanti con maglie antitaglio. Grazie appunto alla resistenza del corpetto, il colpo inferto non riusciva a penetrare la cute dell’agente, che riportava però una contusione nella regione del cuore.
Il marocchino è stato contenuto a fatica dai tre agenti operanti e, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 19 dosi di cocaina e 13 di hashish pronte per essere vendute, oltre che di un’ingente quantità di denaro.
La zona in questione è stata fatta poi “bonificare” dall’unità cinofila Jazz giunta in supporto ai colleghi umani, al fine di rinvenire eventuale ulteriore droga occultata nelle vicinanze.
Per il marocchino è scattato l’arresto immediato con pesanti accuse a suo carico che gli hanno spalancato le porte del carcere di Villa Andreino su disposizione del Pubblico Ministero di turno. L’arrestato è stato deferito infatti in stato di arresto all’Autorità Giudiziaria, per i reati di tentato omicidio, con l’aggravante di averlo commesso ai danni di un pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, danneggiamento, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Tutti gli agenti operanti sono risultati essere feriti con una prognosi di pochi giorni, infatti per fortuna il fendente inferto con il coltello al braccio di uno degli operanti ha causato solo ferite superficiali ed il colpo diretto al petto, nonostante abbia perforato la t-shirt indossata, ha provocato solo escoriazioni grazie alle maglie antitaglio, che se non indossate avrebbero potuto portare ad un tragico epilogo.
Durante tutta l’attività investigativa sono stati identificati diversi acquirenti che sono tutti stati segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti, mentre il primo spacciatore per il quale era stata emessa la misura cautelare e che aveva posto la base della propria attività nei boschi di Campiglia, probabilmente sentitosi messo alle strette nei giorni scorsi, è emerso aver lasciato la provincia della Spezia per ignota destinazione.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: "Un intervento straordinario della nostra Polizia Locale, grazie al quale siamo riusciti a smantellare un luogo di spaccio, situato in una zona collinare della nostra città. Questa operazione dimostra il grande impegno che stiamo mettendo nel contrastare attività illecite, dannose per i cittadini e per il futuro delle nuove generazioni. Un lavoro di squadra che continua a portare grandi risultati, grazie anche agli importanti investimenti in personale, nuove tecnologie e nel cane antidroga, che si rivela un aiuto fondamentale per questo tipo di operazioni. Esprimo la mia vicinanza agli agenti feriti, augurando loro una pronta guarigione e ringraziandoli per il lavoro svolto, nonostante i rischi per la loro incolumità".
"L’attività antidroga in cui è impegnata la nostra Polizia Locale - ha dichiarato l'assessore alla sicurezza Giulio Guerri- ha portato ad un nuovo importante risultato, con lo smantellamento di una base di spaccio per la quale era stato scelto un sito del nostro territorio collinare, a riprova del fatto che nella nostra città non vi sono margini di impunità per chi commette reati, anche quelli compiuti in luoghi decentrati, scelti evidentemente per agire indisturbati. Ringrazio il nostro personale che, con grande professionalità, ha messo in atto questa complessa e delicata operazione investigativa. Sono vicino ai nostri agenti feriti, ai quali formulo gli auguri di pronta guarigione e mi congratulo con loro per l'efficace intervento che ha reso possibile l'arresto di un soggetto nocivo e pericoloso per la nostra comunità".