In quest' ultimo periodo ci sono state dichiarazioni da parte dell'Amministrazione lericina circa il Progetto Pontili galleggianti, anche con l'invito, a chi si oppone, "di trovare argomenti".
Per la verità, come Società Marittima di Mutuo Soccorso sono più di vent'anni che "troviamo argomenti", occupandoci dei vari progetti circa i cosiddetti "pontili galleggianti", in maniera documentata, chiara, senza secondi fini, che cambierebbero in maniera definitiva e in peggio la rada di Lerici.
Gli argomenti sono infatti prodotti da sempre. Supportati da documentazione tecnica e da valutazioni precise e ponderate. Ovviamente a livello culturale, storico, sociale, paesaggistico, ma principalmente evidenziando le enormi problematiche tecniche e di condizioni meteo marine di una rada aperta, esposta ai venti e alle mareggiate provenienti dai quadranti meridionali, con un'apertura della stessa tra i 430 e i 460 metri.
Le nostre evidenze sono state ampiamente confermate anche dalle mareggiate che si susseguono ormai annualmente, sempre più forti e dirompenti, essendo Lerici esposta a Libeccio e Ostro, con onde che possono arrivare ad altezze importanti. L'indicazione dei progettisti che indicano come "condizioni di sicurezza" per i pontili siano con un'altezza onda Hs (onda significativa) di 30 centimetri e di condizione limite di 50 centimetri" sono quindi impossibili per una rada come la nostra (anomalia evidenziata in maniera decisa anche dal Ministero). Tale opera inoltre non sarebbe assolutamente necessaria per lo "sviluppo del paese", anzi, oltre ad essere invisa dalla gran parte dei cittadini. Si ricordano a tal proposito le oltre 1.000 firme raccolte in poche mattinate durante l'emergenza Covid.
A fronte di queste preoccupazioni abbiamo inviato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) le osservazioni al progetto, supportata da nutrita documentazione con descritti in maniera particolareggiata i vari impatti: paesaggistici, sociali e culturali, ambientali e qualità del mare, tecnici e condizioni meteo marine, disagi per la popolazione, rischi per il turismo. Osservazioni inviate assieme ad altre realtà lericine ("Comitato per la tutela della Rada di Lerici" e "Legambiente"), e a privati cittadini.
I nostri argomenti, ben esposti, hanno fatto sì che la stessa Commissione del Ministero dell'Ambiente (MASE), con note e perplessità chiare, chiedesse la VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) sottolineando, evidenziandole, le tante incongruenze e criticità, tanto che ad oggi è tutto fermo a Dicembre scorso. Si possono visionare i progetti inviati dal Comune, le osservazioni delle Associazioni lericine, il parere della Soprintendenza e tutte le puntuali e precise criticità evidenziate dal Ministero stesso, sul link apposito del sito https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Info/10183 . Quindi gli argomenti ci sono eccome. Le difficoltà e gli impatti per tale opera sono anche dimostrati dagli innumerevoli progettisti che si sono susseguiti nel tempo.
La Società Marittima di Mutuo Soccorso, da sempre impegnata per il paese, si è fatta carico in questi anni di far capire cosa comporterebbe per Lerici un progetto simile, irreversibile e deleterio. Auspichiamo quindi che l'Amministrazione Comunale abbandoni tale progetto, alla luce degli argomenti e della documentazione da noi prodotta, dalla contrarietà, nel merito, di altre associazioni e cittadini, dalle criticità evidenziate dagli Enti statali, certi che abbia il bene del territorio come priorità. Lerici è un tipico borgo ligure, caratteristico, e come tale deve rimanere, proprio per il suo futuro e la sua storia marinara e commerciale.
La Società è a disposizione dell'Amministrazione per un confronto costruttivo, anche con i progettisti.
Società Marittima di Mutuo Soccorso Aps
Bernardo Ratti e Paola Pescatori