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“Spezia 80 anni fa una storica vittoria”, inaugurata la mostra dedicata allo scudetto del 1944 In evidenza

Visitabile sino a domani e i due prossimi fine settimana. Ecco il racconto di quell'impresa sportiva.

Ieri pomeriggio taglio del nastro per la mostra “Spezia 80 anni fa una storica vittoria”, dedicata alla vincita dello scudetto da parte del Gruppo Sportivo 42º Corpo dei Vigili del Fuoco della Spezia.
La mostra è visitabile fino a domani e poi nei giorni 19,20,21,26,27 e 28 luglio.
All’inaugurazione è seguita la conferenza “80 ANNI DOPO", aperta dai saluti del Presidente della Provincia e Sindaco Pierluigi Peracchini, da un rappresentante del Comando dei Vigili del Fuoco della Spezia, dall’Amministratore Delegato dello Spezia Calcio Andrea Gazzoli. La conferenza è proseguita con gli interventi di Armando Napoletano, scrittore e giornalista del Secolo XIX e Tuttosport, Andrea Pavan, Caporedattore Tuttosport e dalle letture di Riccardo Monopoli, attore teatrale.

Il sindaco Peracchini ha affermato: “Un evento che vuol ricordare gli ottant’anni da quel famoso scudetto del 1944, la collaborazione tra le istituzioni, le trasferte rocambolesche sul mezzo dei Vigili del Fuoco, l’affiliazione della squadra al Campionato del Nord Italia, la grande finale a tre con il Grande Torino e il Venezia e la vittoria insperata. Questo ci insegna che nella vita bisogna sempre combattere per portare avanti i nostri sogni e collaborare sempre, anche nei momenti più difficili come quelli che si sono susseguiti all’8 settembre del 1943”.

L'AD dello Spezia Calcio Gazzoli ha sottolineato: “È stata un’impresa storica, meravigliosa alla quale è giusto rendere doveroso omaggio. In quel contesto così difficile, segnato dal conflitto bellico, la squadra dei vigili del fuoco si impose sul grande Torino, paragonabile al Real Madrid di oggi come concetto. Una storia bellissima, a cui anche con noi come società renderemo omaggio intitolando a quegli eroi la tribuna”.

La grande impresa del 1944

Nella stagione 1943-44, dopo l'armistizio, la Serie A è sostituita dal Campionato Alta Italia. Il nostro Paese è diviso in due dalla 'Linea Gotica': il Sud è sotto il controllo degli Alleati, mentre l'Italia centro-settentrionale sotto quello tedesco. In questa situazione la FIGC non si vuole arrendere e sposta a Venezia la sede. Commissario del CONI viene nominato Ettore Rossi, che assume temporaneamente la direzione di tutte le Federazioni sportive.

Viene così stabilito che nella stagione 1943-44 si disputino dei 'Campionati Misti Regionali' aperti a squadre di A, B e C. Questo per favorire la partecipazione dei giocatori in luoghi vicini allo svolgimento del proprio servizio militare, viste le grandi difficoltà degli spostamenti.

Le squadre vincitrici delle fasi regionali si sarebbero poi fronteggiate nel luglio 1944 in un Girone Finale per l'assegnazione del titolo di Campione d'Italia. 

La maggior parte delle squadre cambiano nome e si legano ad aziende o altre realtà attive sui vari territori, questo per permettere l’attività dei giocatori evitando la chiamata al fronte. La Juventus prende il nome di Juventus Cisitalia, il Torino diventa Torino FIAT.

Alla Spezia lo Stadio Picco è inagibile per i pesanti bombardamenti, gli allenamenti si svolgono a Rapallo. Al torneo si presenta il Gruppo Sportivo 42º Corpo dei Vigili del Fuoco della Spezia, inserito nel Girone della Zona Mista Emilia. 
Lo Spezia aveva problemi a livello di dirigenti: il presidente, Perioli, era stato deportato nei campi di concentramento. L'unico dirigente rimasto, Semorile, decide di contattare il Comandante dei Vigili del Fuoco, per formare una squadra che partecipasse al Campionato. I calciatori del Calcio Spezia vengono così ingaggiati, si tratta a tutti gli effetti di un arruolamento.
Per le trasferte la squadra si sposta con un’autobotte dei vigili del Fuoco, che viene riempita con olio e sale, usati come merce di scambio nei luoghi dove si disputavano le partite con pane e altri generi alimentari per il sostentamento dei giocatori.

Al Nord si giocano 6 tornei zonali. Il Torino-FIAT domina il torneo della zona Piemonte-Liguria, l’Ambrosiana-Inter vince quello della zona Lombardia, nella zona Veneto si impongono il Venezia e il Treviso.

Nel campionato regionale-misto della zona Emila, passano alle semifinali zonali Bologna, Faenza, Modena e i Vigili del Fuoco della Spezia.
La squadra spezzina riesce poi ad accedere alle finali dopo aver battuto il Bologna nelle semifinali. Nella partita di andata la vittoria è 0-2 assegnata d’ufficio per invasione di campo dei tifosi bolognesi che contestano il gol degli avversari, nella partita di ritorno i rossoblu non si presentato per protesta.

Le partite della finale tra Torino, Venezia e la squadra dei Vigili del Fuoco della Spezia si giocano all'Arena Civica di Milano nel luglio del 1944.

Nonostante il caldo estivo, gli aquilotti affrontano le gare con le maglie bianche a maniche lunghe e collo alto usate per tutto il torneo, le uniche a loro disposizione. La prima partita vede il pareggio per 1-1 fra il Venezia e i Vigili del Fuoco.

Visto il risultato il Torino FIAT, avversario dei Vigili nella seconda partita, matura la convinzione di poter prevalere facilmente sugli avversari. Tuttavia la squadra granata era stata chiamata dalla Federazione a giocare una gara amichevole come Rappresentativa del Piemonte contro la Rappresentativa Venezia-Giulia per i senzatetto di Trieste. 

La squadra del Torino, stanca per gli spostamenti difficoltosi, rientra a Milano con un solo giorno a disposizione per riposarsi prima della sfida contro i Vigili del Fuoco. Visto però il divario tecnico rispetto agli avversari, la squadra granata è ottimista. Prima della partita l’allenatore, Vittorio Pozzo, si reca nello spogliatoio degli aquilotti, si complimenta con loro per essere arrivati in finale promettendo che i granata non avrebbero infierito troppo.
La partita finisce 2-1 per i Vigili del Fuoco. L'impresa coglie di sorpresa tutti, probabilmente anche i vertici della Federazione, che il giorno successivo, con un comunicato ufficiale, dichiarano che alla squadra vincitrice del Campionato di Alta Italia non sarebbe stato assegnato il trofeo, ma la Coppa federale. Il Torino restava così campione d'Italia.

Ai giocatori della squadra dei Vigili del Fuoco viene anche assegnato un premio di 25 mila Lire ma non lo Scudetto.

Ma le ricerche di giornalisti e autorità spezzine hanno permesso di riabilitare la grande impresa del 1944. Il 22 gennaio 2002, la FIGC decide di assegnare allo Spezia un titolo onorifico (non equiparabile allo Scudetto) e la possibilità di apporre sulle proprie maglie un distintivo speciale in ricordo di quell'impresa. Al Comando Provinciale dei VV.F. della Spezia viene assegnata una medaglia d'oro di benemerenza, custodita con la Coppa del 1944 in una teca presso la caserma. Alla città viene donata una targa ricordo.

 

La mostra “Spezia 80 anni fa una storica vittoria”

La mostra nasce dalla collaborazione e coorganizzazione di Provincia della Spezia, Comune della Spezia, Spezia Calcio e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia, che hanno idealmente riproposto quella collaborazione avvenuta tra istituzioni nel 1944 e che ha reso possibile l’eroica impresa dello scudetto del 1944.
Varcata la soglia del Palazzo del Governo su Via XX settembre, da dove un tempo si accedeva alla Questura, si viene riportati, quasi come un viaggio nel tempo, a quel 1944. Da una parte la ricostruzione degli spogliatoi con le maglie dei giocatori e il rumore dei tacchetti, dall’altra fotografie d’epoca che ritraggono la squadra dei Vigili del Fuoco, il Grande Torino e l’allenatore granata.
Si accede poi alla seconda sala con altre fotografie d’epoca che continuano a raccontare questa bellissima storia, le foto del Picco, i giornali del tempo e poi la ricostruzione della telecronaca della partita, resa possibile dal ricorso all’Intelligenza Artificiale e ai giornali che raccontarono quell’impresa. Un’esperienza immersiva ed emozionante ascoltare la telecronaca direttamente dalla voce del cronista di quel tempo Nicolò Carosio.

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