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Lerici: fino a domenica proseguono i festeggiamenti per Sant'Erasmo In evidenza

Ecco il calendario e gli orari degli eventi.

Proseguono domani sabato 6 luglio i festeggiamenti per Sant'Erasmo. Alle ore 21.00 la consueta processione con la statua di Sant'Erasmo. Sarà presente S.E. il Vescovo Mons. Luigi Ernesto Palletti, la confraternita di Sant'Erasmo, le Confraternite della Diocesi, le Associazioni e la banda musicale. Alle 21.30 imbarco dei fedeli muniti di apposito biglietto e partenza per la processione in mare, Alle ore 22.50 Rientro a Lerici. La statua di S. Erasmo viene accompagnata dal gruppo Sub di Lerici in San Rocco. Alle 23.30 si terrà il tanto atteso spettacolo pirotecnico.

Domenica 7 luglio alle ore 10.00 la Santa Messa verrà celebrata sul lungomare di Lerici in suffragio ai caduti del mare.

La festa è organizzata dalla Confraternita di Sant’Erasmo con il patrocinio del Comune di Lerici.

Sant'Erasmo

Nacque ad Antiochia (l’attuale Antykia in Turchia nel Mediterraneo orientale ai confini della Siria), da una semplice famiglia di lavoratori del mare, verso la metà del IV secolo. Erasmo fu cristiano, sacerdote e persino vescovo, subì la persecuzione di Diocleziano, l’imperatore di origine dalmata, che assunse titoli divini e voleva perfino essere adorato. Fu proprio lui che gli fece subire nel 303 d.C. un primo crudele martirio. il grande coraggio da lui dimostrato valse a moltiplicare il numero di persone che si convertirono al Cristianesimo. 
Stando a quanto si afferma, l’Arcangelo Gabriele avrebbe miracolosamente liberato Erasmo dal carcere, dov’era stato rinchiuso, per portarlo in salvamento, prima nell’Illirico (la costa dalmata), poi in Italia. 
 
In Italia Erasmo non ebbe vita facile ma operò anche qui moltissime conversioni. Si parla di centinaia di migliaia. Perseguitato, dovette lasciare la Puglia e, attraversati gli Appennini, passare a Formia dove i cristiani locali, considerati i suoi molti prodigi, lo elessero a loro vescovo. Formia fu anche il luogo dove Erasmo venne martirizzato. 
 
Un miracolo particolare che viene tramandato, è quello del fulmine che, nel corso di una traversata, sarebbe stato deviato da Sant'Erasmo risparmiando la nave su cui si trovava. Il santo, che da molti è chiamato anche Elmo, ha dato il nome ai cosiddetti fuochi di Sant’Elmo che sono quel velo incandescente, dovuto a elettricità atmosferica, cha appare talvolta di notte sulla estremità degli alberi delle navi. Proprio per richiamare questo evento che è di buon auspicio tra i naviganti, la venerazione del santo, frequente nei borghi marinari, è sempre accompagnata dai fuochi di artificio.

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