Nel territorio comunale della Spezia i carabinieri forestali del nucleo CITES, durante un accertamento sul rispetto della normativa per il benessere degli animali, hanno controllato un allevatore di avifauna che possedeva circa sessanta esemplari di uccelli di piccola taglia, tra i quali venivano trovati due cardellini che non avevano l’anello identificativo alla zampa.
Il cardellino è un volatile rigorosamente protetto dalla legge ed in particolare dalla “Convenzione di Berna”, un trattato internazionale per la conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa, firmato nel 1979 e ratificato dall’Italia nel 1981. Per questo motivo il cardellino rientra tra le specie tutelate e particolarmente protette dalla cosiddetta “Legge sulla caccia” del 1992. I cardellini non si possono catturare in natura, ma possono nascere e crescere in cattività (quindi in voliere o gabbie di idonee dimensioni). Gli uccelli nati e allevati in cattività devono essere marcati mediante un anello inamovibile, inserito nella zampa nei primissimi giorni di vita dell’animale in modo che, una volta cresciuto, l’uccello non possa più perderlo. Questo sistema garantisce la tracciabilità della provenienza degli uccelli.
I due cardellini controllati dai forestali erano sprovvisti dell’anello e posti all’interno di gabbie, di conseguenza erano stati catturati in natura e tenuti in condizioni non compatibili con la loro natura.
L’allevatore è stato denunciato all’autorità giudiziaria e i due animali sono stati posti sotto sequestro.