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Il maturando Luca e la sua assistente Monica: una splendida storia d'inclusione al Liceo Mazzini In evidenza

Integrazione e comprensione delle diversità: la nostra intervista a Monica Colombo, assistente scolastica di Luca, ragazzo speciale che nei giorni scorsi ha conseguito l'esame di maturità

Abbiamo intervistato Monica Colombo, un'operatrice Socio Sanitaria e, da qualche anno, Assistente Scolastica. Monica ci tiene a riportare, in questa intervista, l’esperienza che ha vissuto in questi ultimi quattro anni al Liceo G.Mazzini della Spezia assistendo Luca, un ragazzo speciale che ha affrontato gli esami di Stato proprio in questi giorni.

Un'esperienza unica che ha portato Monica a scrivere un libro intitolato "Elisabetta II: la Regina, la Donna, la Madre". Un'idea nata sulla base di attività svolte durante le lezioni di inglese al fianco di Luca. Quello che Monica vuole far emergere ed esaltare è l’importanza dell’integrazione nelle scuole e soprattutto il modo per far sì che ciò avvenga. Il suo libro, per l’appunto, vuole essere proprio portatore di questo notevole e significativo messaggio. 

Come nasce il progetto del libro su Elisabetta II? Perché la scelta proprio di questo argomento?

"Il titolo del libro potrebbe far pensare che io sia una appassionata di Elisabetta II, una fan della Royal family… no, o meglio, diciamo che forse un po’ mi sono appassionata, nel corso della ricerca, a questa sovrana che ha attraversato gran parte del novecento, con determinazione, rigore, compostezza.

Il motivo, in realtà, risiede nel fatto che l’anno scorso mi trovavo in classe con Luca e i suoi compagni nelle ore della professoressa di inglese. Nel corso degli anni abbiamo presentato diverse ricerche e fatto attività con i professori di varie materie ma mai così dettagliate.

Elisabetta II nel febbraio del 2022 ha festeggiato il giubileo di platino, settant’anni di regno; di conseguenza moltissime sono state le cose da dire, da scrivere su questa sovrana che è stata la più longeva del regno britannico. Scrivendo e allegando bellissime fotografie, la ricerca è “diventata” un libro".

Lo scopo di questo libro è quello di parlare dell’importanza dell’integrazione nella scuola. Che ruolo ha o dovrebbe avere la scuola?

"Credo fortemente che la cosa migliore sarebbe far svolgere a questi ragazzi “speciali” gli stessi argomenti, lo stesso programma svolto dal resto della classe e trovare il modo di condividerlo insieme. L’interazione dovrebbe essere costruita sugli argomenti che affrontano tutti. Con Luca abbiamo trovato molti modi, ad esempio Luca ha regalato a ciascuno dei suoi compagni una rubrica, dove segnavano i nuovi vocaboli imparati con il gioco dell’impiccato.

Luca insieme a me e agli insegnanti di sostegno alla lavagna a fare il gioco dell’impiccato e i compagni dovevano indovinare le parole. Abbiamo portato in scena il paradosso di Protagora (il paradosso dell’avvocato). Abbiamo letto con l’insegnante di filosofia alcuni miti e tratto la morale. Abbiamo scritto e riassunto in lap-book l’inferno della Divina Commedia. E molto altro. Tutto questo affinché potesse interagire, fino a quando potesse avvenire l’inclusione facendo le stesse cose, trattando gli stessi argomenti".

Quanto è stato prezioso il contributo dei compagni e delle insegnanti di Luca nella realizzazione del progetto?

"Ai compleanni dei compagni Luca regalava loro la merenda con felicità e per il suo di compleanno, tutti insieme gli portavano un regalo accompagnato da un biglietto di auguri scritto con il cuore che scaturiva in Luca forti emozioni. Alla festa in classe hanno sempre partecipato tutti gli insegnanti di sostegno, anche i docenti degli anni precedenti, portato un pensiero e partecipato al piccolo rinfresco. Sono stati momenti emozionanti che dimostrano quanti modi esistano per esaltare l’integrazione e far emergere comportamenti esemplari, come è stato con i compagni di Luca.

Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità degli insegnanti curriculari e soprattutto grazie agli insegnanti di sostegno di Luca. Ci sono state letture, verifiche con vero o falso sugli stessi argomenti, risposte a domande proposte dai compagni e domande proposte ai compagni a partire dagli appunti di Luca il quale si mostrava felicissimo avendo piena consapevolezza di essere parte integrante della classe".

Cosa viene riportato nel libro e quali attività scolastiche sono state ad esso collegate?

"Nel libro ho riportato avvenimenti, storia, curiosità, incontri tra la sovrana con i grandi della terra e molto altro. Questa ricerca è stata un racconto per Luca che ha la passione per la lettura ed un arricchimento di conoscenze per tutti. Il libro, letto in classe nelle ore di inglese, è stato inoltre riassunto in inglese dai compagni di Luca. L’obiettivo condiviso con i docenti è stato quello di coinvolgere l’intera classe affinché tutti potessero trarne giovamento, interesse, commentando e approfondendo insieme ai professori questa dettagliata ricerca".

Quale rapporto si è instaurato tra Luca e i suoi compagni di classe?

"Luca ha una capacità di ascolto e di attenzione notevoli, la passione per la lettura fa scaturire in lui emozioni che arrivano direttamente ai suoi compagni i quali accolgono e si rispecchiano. Sono sensibili, empatici e capaci di pensare bene. A fine anno scolastico, i fantastici compagni di Luca gli hanno scritto una lettera incorniciandola e allegando la foto di classe scattata gli ultimi giorni di scuola. Scrivono di Luca che è stato una fonte di forza, che il suo sorriso  sempre presente ha illuminato le loro giornate e li ha consolati nei momenti difficili mostrando a tutti che c’è sempre un motivo per sorridere e andare avanti.

Scrivono che grazie a lui hanno imparato ad essere più grati, più pazienti, più comprensivi. Scrivono che ogni momento passato insieme in cinque anni è stato prezioso e ha lasciato loro un ricordo indelebile rendendo la loro classe un luogo speciale. Scrivono che non saranno mai abbastanza grati per tutta la gioia che Luca ha loro trasmesso".

Queste modalità che secondo lei sono efficaci affinché possa verificarsi l'interazione, le ha riscontrate al Liceo Mazzini?

"I risultati di questo lavoro, dove tutti hanno partecipato e collaborato hanno rispecchiato le mie idee e accresciuto la mia convinzione sulle modalità affinché l’interazione e l’integrazione prendano spazio e aumentino la propria forza.

Mi torna in mente quel che dice la poetessa russa Marina Cvetaeva: “Non fate paragoni! Chi vive è incomparabile”. È proprio così: ogni essere umano è unico. Ognuno di noi è sé stesso a modo suo… nel rispetto degli altri. Questi ragazzi che sono speciali perché nonostante manchino di alcune abilità come parlare, scrivere o leggere, riescono comunque e con forza a comunicare e a farsi capire, con lo sguardo, i gesti, le movenze, i vocalizzi. Io credo fortemente si debba vedere oltre quello che appare davanti ai nostri occhi perché oltre c’è molto, molto di più".

Comprendere le "diversità" e farne tesoro: possiamo definirlo tema chiave di questo progetto?

"Esistono quattro verbi che sono: sentire, ascoltare, guardare, vedere. Si sente con le orecchie, si ascolta con il cervello, si guarda con gli occhi, si vede con il cuore. Il significato di queste parole è profondamente differente. Inoltre, spesso, sento dire che siamo tutti uguali…io direi che siamo tutti diversi. È nelle diversità che siamo tutti uguali. Spesso gli inabili siamo noi a non accorgercene. Sono felice di aver riscontrato quanta importanza dia il Liceo Mazzini della Spezia all’integrazione, sostenuta e avvalorata dagli insegnanti che vi lavorano".

Siamo giunti al termine di questa intervista, doveroso concludere con i ringraziamenti:

“Ringrazio Luca, i suoi fantastici compagni, gli insegnanti curricolari, gli insegnanti di sostegno e i collaboratori scolastici con i tecnici sempre disponibili e affettuosi. Ringrazio tutti per questa emozionante esperienza che mi ha arricchito professionalmente  e personalmente”.

 

 

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