E' stata presentata questa mattina negli uffici della gip Paola Faggioni la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni Toti.
La richiesta è stata presentata subito dopo il voto per le elezioni europee e per le amministrative in molti comuni, anche della Liguria.
L'avvocato Stefano Savi, in una nota, spiega: "Riteniamo che oggi vi siano le condizioni per la revoca della misura, o, in subordine, per una sua attenuazione. Quanto al rischio di reiterazione del reato, la celebrazione della tornata elettorale supera una delle motivazioni addotte per la misura cautelare".
"Le prossime consultazioni elettorali in Liguria - prosegue il legale - si terranno tra circa un anno e mezzo e riguarderanno proprio il rinnovo del consiglio regionale. Ove si prendesse a riferimento tale futuro impegno politico, appare evidente che la sospensione della funzione di presidente legata alla misura cautelare andrebbe a connotarsi come una vera e propria decadenza, non prevista dalla legge proprio per tutelare la volontà popolare espressa con libere elezioni".
Nella nota il legale affronta anche la questione finanziamenti: "La sistematica e meticolosa registrazione di ogni movimento di denaro da parte dei movimenti facenti capo a Toti, senza alcun artificio volto a celarne tempistica e provenienza, dimostra, ove necessario la volontà di seguire pedissequamente il percorso normativo stabilito dalla legge per le elargizioni".
"Appare oggi evidente che, certa la volontà passata e presente di non compiere illeciti, la stessa presenza dell'indagine, con le contestazioni mosse dai pm, sia tale da inibire ogni reiterazione di azioni simili a quelle contestate, in attesa di giudizio", sottolinea Stefano Savi.
Ricordiamo che dal 7 maggio Giovanni Toti si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Amegli, con le accuse di corruzione e falso.