È stato arrestato ieri sera nel quartiere Umbertino, dove abita, un ventiduenne spezzino, destinatario di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale della Spezia, per il reato di rapina a mano armata aggravata.
L’uomo, sulla base degli elementi raccolti dalla Squadra Mobile della Questura Spezzina, è indagato in relazione ad un grave episodio delittuoso verificatosi la notte del 27 aprile scorso quando, insieme ad un complice in corso di identificazione, si era introdotto all’interno di un’abitazione sita nel medesimo quartiere dove vive, per rapinarla.
Quella sera due uomini, con il volto travisato ed armati di pistola, dopo aver interrotto l’erogazione dell’energia elettrica, staccando l’interruttore generale sito nell’androne del palazzo dove vivono le vittime, le stimolavano fraudolentemente ad aprire la porta di ingresso dell’abitazione per riattivare l’interruttore, approfittandone invece per introdursi all’interno dell’appartamento e rapinarlo.
L’azione violenta e repentina posta in essere dai due malviventi, dei quali uno armato, permetteva loro di impossessarsi di denaro contante e oggetti preziosi, per un valore quantificato sull’ordine di circa 30 mila euro.
Le indagini tempestivamente avviate dalla Squadra Mobile permettevano di raccogliere una serie di elementi indizianti nei confronti del ventiduenne la cui posizione giudiziaria si aggravava quando, a seguito di una perquisizione eseguita alla ricerca della pistola, venivano rinvenuti tutti i capi di abbigliamento indossati dal giovane durante la commissione della rapina, ripresi da una telecamera di sicurezza, nonché parte degli oggetti preziosi sottratti, custoditi nell’abitazione ed occultati all’interno di alcune paia di scarpe.
I preziosi recuperati sono stati restituiti alle vittime, la cui collaborazione è risultata preziosa per il buon esito dell’attività investigativa.
Sono tuttora in corso indagini a cura della Squadra Mobile per identificare il complice, recuperare la pistola e la restante parte di refurtiva.
La posizione dell’arrestato è ora al vaglio del Procuratore della Repubblica dottor Antonio PATRONO e del Sost. Procuratore dott.ssa Federica MARIUCCI, che hanno coordinato l’attività di indagine, nonché del Giudice per le Indagini preliminari Dottor Mario DE BELLIS, per una puntuale analisi delle condotte e responsabilità.
È fatta salva in ogni caso - in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea - la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, che possono far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.
