Oltre 350 studenti delle scuole della Provincia della Spezia hanno partecipato, ieri mattina, all’evento “Adolescenti onlife: dallo spazio virtuale allo spazio dell’ascolto”, organizzato da Futuro Aperto e dall’Istituto Tecnico Industriale “Capellini-Sauro”, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale - Ambito della Spezia, ASL 5 e il Comune della Spezia.
Con l’iniziativa, organizzata presso le sale di Fondazione Carispezia, la Mediateca Regionale Ligure “Fregoso” e il salone “Fanelli” della cattedrale di Cristo Re, si chiude il progetto “Adolescenti sicuri in Rete”, sviluppato dall’I.I.S. “Capellini-Sauro” per contrastare il fenomeno del cyberbullismo e per sensibilizzare le nuove generazioni sull’utilizzo consapevole dei media digitali.
Un momento significativo di collaborazione tra Terzo Settore, Scuola ed Istituzioni, allo scopo di rafforzare la comunità educante, uno degli obiettivi fondanti di Futuro Aperto, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Carispezia.
Durante il world café, metodo interattivo che ha permesso di ascoltare la voce dei ragazzi rendendoli così protagonisti, è stato consegnato agli alunni anche “il patentino per la cittadinanza digitale”.
A consegnare simbolicamente il patentino ai rappresentanti di ogni classe nei tre luoghi previsti dall’iniziativa: Giulia Crocco, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale della Spezia e Carla Tazzer di ASL 5 ma anche Maria Rosaria Fiorelli dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria che coordina a livello nazionale il progetto dedicato alla cittadinanza digitale, il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, il direttore di Fondazione Carispezia, Vittorio Bracco, e il direttore di Caritas diocesana La Spezia – Sarzana – Brugnato, don Luca Palei.
“Ogni opinione è preziosa”: così, i facilitatori del world café, tra educatori di Futuro Aperto ed insegnanti, che hanno seguito una formazione dedicata, offerta da MoCa Future Designers, hanno aperto il dibattito.
I ragazzi, una classe per ogni Istituto Secondario di Primo e di Secondo Grado della Spezia, sono stati stimolati nel condividere il proprio contributo, partendo da domande generatrici, come “i social media hanno migliorato
o peggiorato la vostra vita?”.
Tre le sessioni di dialogo, organizzate in piccoli gruppi, che si sono concluse con suggerimenti per rendere la Rete un luogo sicuro, libero dalla violenza, dai “leoni da tastiera”, aperto alle differenze, al rispetto e allo scambio.
Gli operatori, attraverso strumenti come il “Manifesto della comunicazione non ostile” e software per raccogliere parole chiave in una lavagna virtuale, hanno ascoltato con attenzione le suggestioni degli adolescenti.
Tutte le info e il programma estivo del progetto su www.futuroaperto.it