Presente oggi a DePortibus Nello Musumeci, Ministro per la protezione civile e le politiche del mare dell'Italia, che si è espresso sulla questione mare.
"Il mare continua ad avere bisogno di infrastrutture e la Liguria continua ad avere bisogno di investimenti, la pubblica amministrazione, in tutte le sue articolazioni deve andare avanti, le vicende giudiziarie non devono assolutamente intralciare una prospettiva di crescita e sviluppo che qui alla Spezia diventa non una speranza ma una certezza. Il Mediterraneo torna ad essere centrale anche per ragioni geopolitiche, dobbiamo entrare in competizione anche con i paesi del nord Africa che si stanno attrezzando. Una rete globale e digitalizzata può diventare uno strumento di competizione per le nostre regioni in un contesto internazionale, incerto, nel quale abbiamo il dovere di entrare a pieno titolo".
L’interesse è anche rispetto a quello che c’è sotto il mare, “stiamo preparando una legge sulla dimensione subacquea, sono convinto che nel prossimo futuro, la partita dell’Italia internazionale si giochi su due dimensioni: lo spazio e la subacquea, dimensione della quale conosciamo sono il 20%. A mio parere una legge organica che ponga regole per intervenire in questo mondo sommerso diventa una necessità. Forse entro un mese riusciremo a presentarla al Consiglio dei Ministri. Al tempo stesso con il nuovo parlamento a Bruxelles vorremo confrontarci con le istituzioni europee perché anche lì manca una legge quadro che faccia riferimento al contesto del subacqueo del Mediterraneo, su come entrarci e di pari regole e responsabilità.
Il piano del mare ha dato attenzione anche alla nautica “siamo i primi, sia per esportazioni che per qualità di produzione sia per domanda di posti barca. Ne abbiamo 160 mila nelle nostre coste, ma ne servono migliaia e migliaia di più ancora. Sarebbe un peccato voltare le spalle a questa opportunità, per creare un porto turistico servono procedure attualmente molto lunghe e snervanti attese. La necessità è anche quella di snellire le procedure. È una nuova fase quella del mare, che torna centrale nell’agenda di governo”.