Sono già tutti al lavoro i dieci partecipanti del corso per Operatore Tecnico Subacqueo in shore entro i 50 metri di profondità organizzato da Cna Ecipa e finanziato da Regione Liguria. Le aziende del settore che hanno assunto i sub sono spezzine, genovesi e toscane. Tra i dieci operatori qualificati - provenienti dalla Spezia, Genova, Alessandria e Varese – c’è anche una ragazza. Non è l’unica che ha scelto questa professione, l’azienda spezzina che l’ha assunta, infatti, ha già alle proprie dipendenze un’operatrice tecnica subacquea.
Il percorso formativo di 600 ore è stato organizzato da Cna Ecipa ha permesso agli interessati la frequenza senza sostenere spese. Esclusi i costi di vitto e alloggio da fuori regione per chi ha raggiunto La Spezia per accedere al percorso formativo.
Dieci persone hanno ottenuto la qualificazione e sono state tutte immediatamente assunte - Sottolinea Raffella Bicci, referente del corso per Cna Ecipa. - Il corso ha avuto una durata complessiva di 600 ore, al termine del quale i ragazzi hanno ottenuto un certificato subacqueo in shore. Si tratta di un corso che abbiamo progettato e istituito in seguito alla richiesta di 'Art Sub', azienda nostra associata e cliente, che non riusciva a trovare questo tipo di figura professionale. Tale mancanza è dovuta alla mancanza di corsi per l'ottenimento di questa qualifica nella nostra zona".
"Le condizioni meteo hanno impedito il regolare svolgimento delle lezioni, ma i ragazzi, che hanno lavorato sempre in sicurezza, lo hanno fatto anche in condizioni non ottimali, per abituarsi a quelle che sono le attività lavorative che questo mestiere impone - aggiunge Luca Berti, docente della parte pratica dell’attività subacquea. - Devono essere preparati a 360 gradi ma la motivazione fa la differenza, perchè sono necessari sacrifici. Formazione e disponibilità al lavoro peculiarità che questo gruppo ha dimostrato di avere durante il corso. Hanno anche conseguito la patente nautica che gli ha consentito di presentarsi alle aziende con un curriculum completo".
“Il lavoro non manca, ultimamente abbiamo anche interventi legati ai cambiamenti climatici come, per esempio, gli interventi sulle marine a seguito delle mareggiate - Conclude Fabrizio Forma della ditta Art Sub che ha fornito supporto durante le attività pratiche. - Abbiamo sostenuto l’organizzazione del corso perché che non riuscivamo a trovare tecnici in grado di lavorare per la nostra azienda. È un lavoro complesso: tutto ciò che facciamo fuori dall’acqua lo facciamo in mare, serve manualità, conoscenza in carpenteria. Siamo già pronti per sostenere l’avvio di un secondo percorso formativo”.