Il Questore Sebastiano Salvo, genovese, 60 anni, in Polizia dal 25 ottobre 1989, dopo il Corso di formazione è assegnato alla Questura di Genova ove sviluppa tutta la sua carriera sino alla nomina a Dirigente Superiore, intervenuta nell’anno 2019.
Nell’Ufficio del Capoluogo ligure svolge all’inizio diversificati incarichi come funzionario addetto presso Uffici Sezionali, all’Ufficio di Gabinetto ed alla Digos.
Dal 2003 assume stabilmente l’incarico di Capo di Gabinetto della Questura, sino al Giugno 2016 quando gli vengono attribuite le funzioni di Vicario del Questore di Genova.
Per la natura degli incarichi assegnati matura considerevole esperienza e professionalità nell’ambito gestionale ed organizzativo, con specifico riferimento alla pianificazione dei servizi di controllo del territorio ed al governo ed alla gestione degli eventi critici di ordine e sicurezza pubblica.
In virtù di ciò contribuisce fattivamente alle esigenze organizzative connesse agli eventi svoltisi in Italia in occasione del Semestre di Presidenza italiana dell’U.E, lavorando dall’aprile al settembre del 2003 aggregato presso la Questure di Varese, per la Riunione Informale dei Ministri del Lavoro e Welfare, di Pistoia, per la Riunione informale dei Ministri dell’Ambiente e dell’Innovazione Tecnologica e di Trento per la Riunione informale dei Ministri degli Esteri.
In occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino del febbraio del 2006, è nominato con Decreto del Capo della Polizia, componente del Centro Nazionale di Informazione Olimpica (CNIO) ed aggregato a Torino dal Gennaio al Marzo del 2006.
L’esperienza conseguita in questi contesti ha determinato altresì l’affidamento di diversi incarichi di docenza presso la Scuola per l’Ordine Pubblico istituita nel 2008 a Nettuno nonché presso la Scuola Superiore di Polizia in Roma.
Promosso Dirigente Superiore, nel marzo del 2019 assume l’incarico di Direttore la 1^Zona Polizia di Frontiera Aerea, Marittima e terrestre del Nord/Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) occupandosi tra l’altro di cooperazione transfrontaliera con la controparte Francese e Svizzera per la soluzione delle criticità legate al fenomeno dei cd. “flussi secondari” soprattutto nell’area confinaria di Bardonecchia e Claviere e presso i valichi di Ventimiglia.
Dal 1° agosto 2020 ha assunto le funzioni di Questore della Provincia di Asti, sede nella quale è rimasto fino al Luglio del 2023 quando è stato nominato Questore di Pisa.
Il dott. Salvo dal 6 maggio 2024 ha assunto l’incarico di Questore della Spezia.
Questa mattina si è presentato ufficialmente ai microfoni della stampa ligure:
"E' con grandissimo piacere che affronto questa nuova esperienza alla Spezia - afferma Salvo. - Ogni inizio é importante. Torno in Liguria dopo essere stato in Piemonte e in Toscana. La Spezia città l'ho conosciuta nel periodo della zona di polizia di frontiera per il porto. Venivo spesso qui e anche molti colleghi già li conoscevo, ma non ho mai vissuto la città. Sono qui con tantissimo piacere e voglia.
Ho trovato una struttura di elevato profilo. Paghiamo tutti lo scotto del blocco del turnover - prosegue il neo Questore della Spezia analizzando alcune criticità. - C'è un personale con grande esperienza che sta andando in pensione e per tanti anni non c'è stato affiancamento. Se andiamo oggi a vedere i risultati di quelle scelte, abbiamo un vuoto generazionale, perchè manca la generazione di mezzo. Dovremo un po' attrezzarci con pazienza seguendo i giovani colleghi per farli crescere velocemente. Una figura professionale in polizia non si inventa, la si crea su strada o negli uffici, perchè ci sono procedure molto complesse.
Al netto di questo, ho percepito un'ottima organizzazione e questo mi rasserena molto, perchè significa che posso investire le mie energie per migliorare un buon livello. Il questore non ha la bacchetta magica. É la struttura che conta. Bisogna creare le migliori sinergie interne per fare funzionare meglio la macchina. Va cercata la motivazione che é fondamentale. Non percepisco qui demotivazione e questo mi rasserena. Ho visto tutti motivati nel personale, con tanti sorrisi. E questo é un valore aggiunto per la collettività" - conclude Salvo nel suo discorso di presentazione.
Successivamente è stato incalzato dalle domande dei giornalisti presenti sui vari temi e le criticità della città.
Questione calcio e principali differenze tra Pisa e Spezia: "Lo stadio é il peso maggiormente critico per l'ordine pubblico, non solo alla Spezia. Rispetto a Pisa c'è minore incidenza nella quotidianità di iniziative, perchè Pisa ha 50.000 studenti con iniziative sul territorio. In questo periodo non facile di contrapposizioni, tra Israele e Palestina, che é divenuto centro delle tematiche studentesche. Voi immaginatevi cosa significa Pisa. É impegno gravosissimo e quotidiano. Senza pensare al tema dell'antimilitarismo molto sentito. Tutto questo alla Spezia non c'è".
Come la sicurezza viene percepita dai cittadini: "La discrasia tra sicurezza percepita e dati si sente già da un po'. Il settore nostro d'intervento é chiave, va gestito in quotidianità anche con i carabinieri ma anche attraverso altri strumenti. Insomma, dare una risposta in termini di immagine e presenza e avere risultati. Quindi cercare di orientare le attività per avere i numeri".
Sugli stranieri: "Dobbiamo fare un grande sforzo, ossia mettere gli immigrati nelle migliori condizioni. Il nostro ufficio immigrazione ha grande importanza per metterli quanto prima in grado di lavorare. I tempi morti vanno limitati. Allo stesso tempo dobbiamo dare segnali che ha certi comportamenti infanga l'onore delle comunità. Ad esempio, a Pisa la comunità tunisina ha uno zoccolo duro che gestisce lo spaccio, sono loro i primi a deprecare questo".
Scenario di guerra: "Le direttive che ho letto a Pisa e indirizzate a tutta Italia dicono che l'allerta sia alta. Noi Quest'anno siamo leader del G7 e abbiamo fronti aperti. Noi siamo già in situazione di guerra. Economia é già di guerra. La ricerca di risorse energetiche alternative già induce a questo. Poi come distanza é lontana e i cittadini non la percepiscono, ma noi che siamo settore tecnico siamo allertati eccome. E la coincidenza della presidenza italiana G7 può attirare".
Il terrorismo internazionale: "L'Italia fino a oggi é stata un po' fuori dal terrorismo internazionale. Fino a oggi la macchina della sicurezza, fatta da tante componenti, sta tenendo. Sul territorio della Spezia attenzione destinata a prevenzione generale per affinare gli strumenti e per anticipare i fatti.
Il Quartiere Umbertino, zona calda del nostro comune: "Bisogna dedicare attenzione ai quartieri più critici e nelle periferie. Me ne hanno parlato, io devo ancora prendere coscienza di tutto".
I fatti di Pisa: "La fine del servizio a Pisa non mi ha lasciato amarezza. Ho vissuto gli otto mesi di Pisa secondo i miei canoni professionali. Rifarei tutto dall'inizio. I fatti accadono, la responsabilità del questore é oggettiva. Il tema é anche altro: in una città si determina una frattura. Il dato che ho registrato é che la frattura con Pisa c'è stata per il fatto che erano presenti anche studenti minorenni e sono rimasti coinvolti. Questo secondo me stava al centro della riflessione non solo mia ma anche dei vertici del dipartimento. Quindi riprendere le fila di una relazione con una città é più difficile per il questore, che é il riferimento dell'amministrazione.. Quindi, con grandissima serenità ho riflettuto su questo. La frattura va ricucita in fretta perché non venga meno la fiducia nella polizia. Le persone passano, le istituzioni restano. La polizia é istituzione trasparente.
La società pisana, ancor prima degli esiti del processo, non ha digerito quell'episodio - prosegue Salvo. - Quel giorno ero affranto. Al di là di me, ne andava di immagine amministrazione. Io sono innamorato della polizia perciò ne ero dispiaciuto moltissimo".
Esperienze personali: "Ho fatto G8, olimpiadi di Torino. La mia esperienza é soprattutto nella gestione dell'ordine pubblico. Sembra un paradosso che in quella che dovrebbe essere mia principale perizia capita un episodio che forse non sarebbe dovuto accadere".
Gli obiettivi personali: "L'obiettivo é sempre quello di evitare la crisi nell'ordine pubblico. Dobbiamo fare di tutto anche di fronte a chiara situazione di provocazione per evitarla. É difficile trovare strade alternative che da un lato tutelino obiettivi e dall'altro disinneschino incendio. Alle volte basta un dettaglio anche banale e esce il problema".