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Samuele racconta come è nata la sua vocazione: sabato sarà ordinato diacono In evidenza

Prosegue il suo percorso verso il sacerdozio. Questa la sua testimonianza.

Il cammino che il Signore mi ha permesso di compiere in questi anni è segnato dalla Grazia di aver toccato con mano tante volte la Sua presenza potente e rassicurante, una certezza che spero si faccia ancor più forte con il dono dell’ordinazione diaconale che mi appresto a ricevere. In ogni storia di vocazione c’è un momento in cui senti di essere preso, catturato da qualcuno o da qualcosa che è totalmente altro da te, e quel qualcuno è proprio Gesù.

Per me è stato ad un campo diocesano di Cassego, compiuto l’estate tra la seconda e la terza liceo. Avevo sedici anni quando, durante l’ora di deserto e di silenzio che abitualmente concludeva la settimana di riflessioni comunitarie, mi sono sentito travolgere da qualcosa di inaspettato. Mentre leggevo, un po’ annoiato, il Vangelo di Luca, una parola mi colpisce nel profondo: “E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta” (Luca 12, 29-31). Più la leggevo e più pensavo che stesse parlando a me, ad un ragazzo che amava farsi progetti nella vita, che sembrava avesse tutto chiaro. Ora il Signore gli diceva che tutte le sue fatiche erano vane, che c’era qualcos’altro da cercare, c’era il Regno di Dio da trovare, perché esso vince ogni nostro desiderio.

Così mi balena una idea: e se il Signore stesse chiamando proprio me ad essere tutto suo? Qualcuno che esercitasse lo speciale mestiere di ricercatore del Regno di Dio, col vivo desiderio di annunciarlo a tutti. Dio solo sa la fatica che ho provato nei mesi successivi per cercare di distrarmi da quel pensiero, eppure tornava ripetutamente, di fronte alle mie sicurezze faceva breccia il piano di Dio che mi ribaltava le carte in tavola, ma quanta gioia stava preparando. Ricordo con piacere la prima volta che, con estrema vergogna, ne parlai al rettore del seminario ad un altro campo a Cassego, così come sono stati fruttuosi i numerosi incontri in seminario al venerdì sera quando, con altri giovani della diocesi, condividevamo un momento di preghiera comunitaria con i seminaristi, si cenava assieme, si condividevano gioie e fatiche del quotidiano, si imparava a pregare con la Scrittura.

Così, se ripenso agli anni di seminario, prima a Sarzana, poi nel seminario arcivescovile di Genova, e alle numerose esperienze pastorali svolte in tanti ambiti della vita diocesana, sento davvero di essere stato accompagnato dalla Parola di Dio. Il ritornare spesso su quel brano del Vangelo di Luca, il confronto assiduo con i compagni seminaristi e con i superiori della comunità mi ha convinto ogni giorno di più che la mia storia non la scrivo da solo, ma con Dio, il quale aspetta da noi la docilità alla sua Parola che insegna a farci dono per gli altri.

Samuele Bragazzi, seminarista

 


Veglia vocazionale venerdì, sabato l’ordinazione
Sabato prossimo la diocesi della Spezia - Sarzana - Brugnato avrà di nuovo un diacono “transeunte”, in cammino verso il sacerdozio. Si tratta di Samuele Bragazzi, della parrocchia della Santissima Annunziata di Ceparana, che verrà ordinato dal vescovo Luigi Ernesto Palletti nel corso della Messa fissata alle 15 nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia.

In precedenza, venerdì sera alle 21, il vescovo presiederà una Veglia di preghiera per le vocazioni proprio nella chiesa di Ceparana.

Samuele Bragazzi è nato a Sarzana il 5 giugno 1998. Dopo le medie, ha frequentato gli studi superiori al liceo scientifico delle scienze applicate “Capellini-Sauro”, alla Spezia, dopodiché, a diciannove anni, nel settembre dell’anno della maturità, è entrato in seminario a Sarzana, per poi proseguire gli studi nel seminario arcivescovile di Genova. Per un anno ha prestato servizio pastorale a Ceparana, poi in seguito per tre anni lo ha fatto a San Paolo apostolo a Bragarina con il parroco monsignor Giorgio Rebecchi, anche negli anni difficili della pandemia. Dal dicembre 2021 presta servizio nella parrocchia del Sacro Cuore a Castelnuovo Basso - Molicciara. Ha una sorella, Marianna, di tre anni più grande, impiegata.

In diocesi l’ultimo diacono “transeunte” ad essere ordinato era stato don Federico Ratti, nel 2017.

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