Nel pomeriggio di oggi, 5 aprile, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea, un ricoverato in stato confusionale ha aggredito due infermiere in servizio.
Il paziente ha strattonato una delle due e la collega, che è intervenuta per dirimere la situazione, ha avuto la peggio in quanto, dopo aver ricevuto uno spintone, è caduta a terra battendo violentemente la testa e perdendo i sensi.
L’infermiera è stata portata immediatamente a fare accertamenti tramite TAC e fortunatamente gli esiti sono stati negativi. E’ stata comunque ricoverata in medicina d’urgenza in osservazione, non ricorda nulla del momento dell’aggressione.
Allertate dopo il fatto, sono intervenute tempestivamente le Forze dell’Ordine. Al momento dell’aggressione si è scatenato il panico generale in Pronto Soccorso.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri, Francesco Falli, impegnato a Genova in una riunione con tutti gli ordini professionali della Sanità. Con lui la coordinatrice di Medicina d’Urgenza del Sant’Andrea, avvisata dell’aggressione tramite telefonata.
“A perpetuare l’aggressione è stato un paziente ricoverato in Pronto Soccorso in stato confusionale - spiega Francesco Falli - Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alle colleghe. Le aggressioni al personale sanitario sono sempre un grosso problema e molto attuali. Non voglio dire che sia normale essere aggrediti da una persona che ha una patologia, ma se un paziente è confuso per problemi di salute, è una delle conseguenze di alcune condizioni. Quello che non si accetta mai sono le aggressioni da parte degli accompagnatori o da parte di chi è estraneo al ricovero, è assurdo ed è un reato grave”.