Assolta "perché il fatto non sussiste”: questo il verdetto della Corte d'Assise d'appello di Milano nel processo d'appello bis nei confronti di Marzia Corini.
La donna era accisata di aver ucciso il fratello, il noto avvocato dei vip Marco Corini, malato terminale, somministrandogli una dose letale del sedativo Midazolam.
In primo grado Marzia Corini era stata condannata a 15 anni di carcere, poi la Corte d'appello di Genova aveva ribaltando la sentenza, assolvendola. Nell'aprile dello scorso anno la Cassazione aveva annullato l'assoluzione, per difetto di motivazione.
Nell'appello bis, la procuratrice generale di Milano Francesca Nanni ha chiesto per Marzia Corini la condanna a 14 anni e 2 mesi di reclusione per omicidio volontario. I difensori della donna, invece, hanno chiesto di confermare l'assoluzione, sostenuto la tesi della morte naturale.