In occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie” che si celebra il 21 marzo il Comune di Sarzana, su proposta del sindaco Cristina Ponzanelli, ha organizzato un'iniziativa che si terrà presso l'aula studio dell'ex-tribunale di piazza Dino Ricchetti.
Nella delibera di Giunta n.69 si spiega come “la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie sia una ricorrenza annuale di sensibilizzazione e mobilitazione in ricordo delle vittime delle mafie in Italia e nel mondo organizzata a partire dal 1996 dalla rete di associazioni antimafia Libera e che vede, ogni anno, il coinvolgimento di enti e associazioni... e anche quanto sia importante il coinvolgimento degli istituti scolastici e degli operatori culturali in relazione alla diffusione di tematiche particolarmente sensibili quale quelle della lotta alle mafie”.
Non a caso già lo scorso 11 marzo l'organizzazione della giornata è stata condivisa dal sindaco Ponzanelli nella prima riunione della costituenda Consulta comunale per la Legalità.
Il programma di giovedì 21 marzo prevede l'inizio dei lavori alle ore 10 quando, alla presenza degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Poggi-Carducci, sono previsti i saluti istituzionali a cui seguiranno gli interventi degli ospiti. Il magistrato dottor Maurizio Caporuscio tratterà il tema “L'evoluzione della legislazione antimafia”, quindi il capo-redattore Tgr Rai Liguria Luca Ponzi parlerà della “Strategia stragista della mafia”.
“Il ruolo e i compiti dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” è l'argomento di cui tratterà la dottoressa Simona Ronchi, dirigente Anbsc sede Milano. Chiuderà il dottor Roberto Bellasio funzionario del Commissariato PS che parlerà de “Le esperienze positive e le buone pratiche nel riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.
L'attenzione alla sensibilizzazione sul tema delle vittime innocenti delle mafie vede l'Amministrazione sarzanese impegnata anche nella procedura per intitolare una strada nel quartiere di Santa Caterina/Olmo a Lea Garofalo la giovane donna, testimone di giustizia, che si ribellò alla 'ndrangheta per salvare sua figlia e che venne uccisa a soli 35 anni dal suo compagno.