Nave Duilio è impegnata nell’operazione dell’Unione Europea Aspides dal 28 gennaio. L’obiettivo della missione diplomatica-militare è quello di tutelare i traffici commerciali nel Mar Rosso, attualmente zona sottoposta ad attacchi della milizia Houthi.
In attuazione del principio di autodifesa, il cacciatorpediniere partito dalla Spezia, ha abbattuto oggi due droni, un primo abbattimento il 2 marzo scorso, sventando un attacco Houthi contro l’unità navale.
Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani su X si è congratulato con l’equipaggio della Caio Duilio per l’abbattimento dei droni garantendo la libera navigazione e proteggendo i mercantili. “Fieri dei nostri marinai!”
"E’ una zona diventata pericolosa: gli Houti sono passati dall’attaccare i mercantili alle navi militari. Gli attacchi si evolvono continuamente, e sono sempre diversi” ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto durante l’evento LetExpo2024.
"Nelle prossime settimane l’argomento di cui si parlerà sarà quello di affiancare altri sistemi e interventi, oltre che trattative diplomatiche per fermare questi attacchi che hanno effetto sull’economia italiana ed europea” ha aggiunto il Ministro Crosetto.
NAVE CAIO DUILIO
La nave prende il nome dal console romano Caio Duilio che nel 260 a.C. ordinò la costruzione di 120 navi dotate di ponte mobile con uncini, detto corvo, per riuscire a contrastare la flotta cartaginese. Il cacciatorpediniere Caio Duilio è la quarta unità della Marina Italiana che adotta questo nome.
E’ un'unità multiruolo dalle forti caratteristiche antiaeree. Opera efficacemente anche come unità anti-superficie e anti-sommergibile. Il Caio Duilio è in grado di coprire un ampio spettro di attività, dagli interventi militari intensivi alle operazioni di sicurezza marittima.
L'unità è progettata per imbarcare elicotteri dalle prestazioni superiori rispetto ai mezzi della generazione precedente.
La progettazione dell’unità navale ha sviluppato anche la tecnologia stealth, che rende la nave poco rilevabile dai radar.Ottimizzata la tenuta al mare, per garantire operatività e comfort in condizioni meteo-marine poco favorevoli.
Oltre alla segnatura radar, ridotta anche la segnatura acustica grazie ad una scelta di macchinari e soluzioni ingegneristiche, controllando, fin dalla fase di progetto, l'intensità del rumore irradiato.
(Foto da https://www.marina.difesa.it)