Ricorre oggi l’85esimo anniversario della nascita del corpo dei Vigili del Fuoco, creato ufficialmente, dopo varie riorganizzazioni, con regio decreto il 27 febbraio 1939.
Il primo corpo di pompieri nell'era moderna è nato a Napoli su impulso del re Giuseppe Bonaparte il 22 febbraio 1806, sorsero in seguito tanti corpi pompieristici locali in ogni stato preunitario.
Con l’avvento dell’Unità d’Italia si fece forte l’esigenza di creare un corpo unico nazionale che potesse superare i corpi pompieristici locali. Il Ministero dell’Interno, quindi, affidò il compito di mettere in campo una riforma ad Alberto Giombini, uno degli ex arditi della prima guerra mondiale. Per gli aspetti tecnici Giombini chiese la collaborazione di Agostino Felsani.
Giombini diventò il primo direttore della "Direzione generale servizi antincendi" (DGSA), mentre Felsani fu comandante delle Scuole centrali antincendio e poi comandante dei vigili del fuoco di Napoli.
Il 10 ottobre 1935 venne emanato il Regio Decreto n. 2472, che istituì il Corpo pompieri, posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'interno, decretandone l'organizzazione a livello provinciale con distaccamenti nei centri più importanti.
La denominazione cambiò da “Pompieri” a “Vigili del Fuoco” con il Regio Decreto Legge n. 1021 datato 16 giugno 1938. Il regio decreto-legge del 27 febbraio 1939, convertito in legge 22 maggio 1939, n. 960, abolì tutti i vari servizi pompieristici locali e le relative coordinazioni nazionali, nonché le varie organizzazioni provinciali. Il 27 febbraio è quindi la data ufficiale della nascita del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942 vide la luce il Battaglione Santa Barbara che partecipava ad operazioni militari.
Con la fine della seconda guerra mondiale il Corpo venne ulteriormente riordinato e smilitarizzato, venendo nuovamente posto sotto le dirette dipendenze del Ministero dell'interno.
Con l'emanazione della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e l'istituzione del Dipartimento della protezione civile, il Corpo è successivamente entrato a far parte del servizio nazionale della protezione civile nel 2012.
Il corpo dei Vigili del Fuoco, oltre a prevenire gli incendi, ha il ruolo di soccorso pubblico e salvaguardia della sicurezza delle persone e dell’ambiente, anche in situazioni emergenziali, come alluvioni e altre calamità naturali. In questo ultimo caso, il corpo diventa un componente essenziale del Servizio nazionale di Protezione Civile, assicurando gli interventi anche in caso di minaccia alla sicurezza nazionale, si occupa dell’attività di salvaguardia nei confronti della popolazione civile.
Ma oggi vogliamo raccontarvi anche un’altra storia. I Vigili del Fuoco della Spezia, vengono ancora oggi ricordati anche per un evento assolutamente epico, che prescinde dalla loro attività istituzionale: la vincita dello “scudetto” da parte degli undici pompieri del 42º corpo.
Il Gruppo Sportivo fu creato in sostituzione della “Associazione Calcio Spezia” che era inattiva, visto il periodo bellico. Era la stagione 1943-44 e dopo l’Armistizio, la serie A venne sostituita dal “Campionato Alta Italia”.
Il torneo venne giocato in un periodo nel quale l’Italia era divisa e avvolta dalla guerra e nonostante questo, il 42º Corpo dei Vigili del Fuoco della Spezia di quell’anno, trionfó, a sorpresa, sconfiggendo il “Grande Torino”, conquistando così il titolo di Campioni Italiani nel 1944, che non venne mai riconosciuto in via ufficiale, per via della situazione storica.
Nel giorno dell’85 esimo anniversario della fondazione del Corpo, a tutti i Vigili del fuoco passati e presenti, vanno tutti i nostri più sentiti ringraziamenti per l’attività svolta, l’impegno e l’abnegazione nel compiere il proprio dovere per la collettività.