La CGIL e la UIL, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil - dopo aver dichiarato due ore di sciopero a livello nazionale per la giornata odierna, hanno organizzato un presidio sotto la Prefettura dalle 15 alle 17 per richiedere che il lavoro e la sicurezza vengano posti al centro dell'attenzione politica.
Al di fuori dell'Ufficio Territoriale del Governo è intervenuto il Segretario Generale della CGIL spezzina Luca Comiti, il quale ha evidenziato come alla base vi sia un problema culturale: "Problema culturale che riguarda prima di tutto le aziende, in cui c'è difficoltà nel formare ed educare il personale, ma anche la cittadinanza, poiché le morti sul lavoro sono 20.000 negli ultimi 20 anni però tutto questo clima di attenzione intorno non c'è".
Le possibili risposte a tale problematica: "Tra le risoluzioni sarebbe doveroso dare risposte in termini di patente a punti per le aziende, in modo da escludere quelle che non hanno requisiti o che possiedono al loro interno situazioni non chiare, e fare in modo che ci sia l'implementazione degli ispettori e dei tecnici della prevenzione - sottolinea Comiti - A Firenze un tecnico della prevenzione su 1000 aziende, è evidente ci sia un problema".
Un progresso, però, secondo il Segretario Generale della CGIL, che deve partire dal basso, coinvolgendo gli istituti scolastici: "E' necessario partire dalla scuole, dalla primaria ma soprattutto dalla secondaria, quando i ragazzi vengono mandati nei vari percorsi PCTO, spesso non confacenti e non conformi. Inaccettabile che nel 2023 si siano registrati in Italia 1041 morti, dato ufficiale dei deceduti. La formazione serve non solo in ottica di sicurezza ma anche di alfabetizzazione, che aiuti i lavoratori e le lavoratrici stranieri a capire determinati cartelli, saper leggere rischi e controindicazioni".
Successivamente è intervenuto Marco Furletti, Segretario Territoriale UIL Trasporti: "La tragedia di Firenze ha messo in evidenza le criticità che, come organizzazioni sindacali, avevamo evidenziato nel 2021 in una piattaforma ufficiale presentata al governo Draghi. L'unica istanza ottenuta, seppur parzialmente, è l'aver dato il via ad un bando di reclutamento per gli ispettori del lavoro, nonostante ci sia ancora carenza di organico".
Prevenzione e formazione devono risiedere alla base: "Chiediamo maggior attenzione in termini di prevenzione e formazione, soprattutto in ingresso e in particolar modo in alcuni settori critici come settori navali ed edilizia. Ciò deve riguardare anche i datori di lavoro che si apprestano ad aprire una attività. Negli ultimi anni, soprattutto con i bonus edilizia - afferma Furletti, - tante persone si sono improvvisate professionisti. Serve certificazione delle competenze rilasciata prima dell'avvio di un'eventuale attività".
Problematiche e carenze che, secondo Furletti, coinvolgono anche l'ASL: "Mancanza di controlli, nel nostro territorio c'è carenza organica anche rispetto ai tecnici di ASL, quindi la PSAL (Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro ndr) in cui c'è mancanza sia di numeri di dirigenti che di funzionari. Arriveranno nuove figure, ma il tempo di renderle operative è lungo, quindi abbiamo solo 6 tecnici e un dirigente il tutta la provincia. - alle quali si aggiunge la necessitò di far rispettare i contratti nazionali di lavoro - La tragedia di Firenze è la rappresentazione di come sia venuto meno questo elemento. Personale edile che lavorava con il contratto da metalmeccanico, questo vuol dire abbattere i costi e non avere formazione adeguata. Basta con i subappalti a cascata, rispetto dei contratti nazionali ma soprattutto un controllo maggiore della stazioni appaltanti e dei committenti. Chi viola quelle norme deve essere escluso da tutte la gare pubbliche".
Furletti conclude sulla necessità di introdurre il reato di omicidio sul lavoro: "Tragedia faccia riflettere il governo e faccia mettere in campo azioni che oggi mancano, ci vuole intervento serio e concreto, lle eggi ci sono, manca l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro,queste non si possono declinare a morti bianche".
Su questo tema riprende parola Comiti: "Manca legge sulla rappresentanza, i contratti applicati devono essere quelli delle organizzazioni maggiormente rappresentative ossia CGIL, CISL e UIL, non come vuol fare questo governo con i contratti maggiormente applicati. E' opportuno lanciare sul territorio una grande campagna, perchè esso sarà soggetto a tanti investimenti, tanti appalti e nuove opere, quindi chiediamo che ci sia la volontà di sottoscrivere un protocollo che permetta di essere presenti con controlli ed eventualmente implementare un badge per capire chi entra dentro un cantiere edile. Bisogna che ci sia inversione di tendenza e che le istituzioni, insieme ai sindacati e le associazioni datoriali, vogliano arrivare alla sottoscrizione di un protocollo - conclude il Segretario Generale della CGIL.
Infine a prendere parola è stato il Co-Segretario Regionale di Rifondazione Comunista Liguria Jacopo Ricciardi, il quale ha sottolineato: "La strage dell'Esselunga di Firenze dimostra che nei cantieri c'è un Far West grazie alla deregulation dei subappalti. Le vite di operaie e operai contano e vanno salvaguardate. Gli omicidi sul lavoro non possono risolversi sempre con l'impunità dei responsabili. Non chiamate morti sul lavoro quelli che sono omicidi. Bisogna assumere ispettori, ricostruire una rete pubblica di controlli, abolire il sistema dei subappalti, introdurre il reato di omicidio sul lavoro".