Il titolo del corso è “Celebrate Culture.” La lezione interna al corso intende trasformarsi in un progetto di Terza Missione. Si tratta di una progettazione a più mani e condivisa tra studenti, ricercatori e rappresentanti della cittadinanza (Museo, Comune, Istituto Storico della Resistenza, Uffici Scolastici) sul tema della “Cancel Culture” ribaltato nel concetto di “Celebrate Culture”, applicato sul caso della statua in questione.
Di che cosa si occupa il corso di Storia Pubblica Digitale?
Nello specifico, di rispondere alle domande di storia tramite strumenti tra cui quelli legati all’informatica. In particolare di un progetto finalizzato a valorizzare una statua “controversa” ovvero la statua di Costanzo Ciano di Francesco Messina, ospitata nel Museo Tecnico Navale della Spezia.
Il fine è quello di favorire una migliore comprensione del periodo posto tra la Prima Guerra Mondiale e l’inizio della Seconda in ambito locale e nazionale attraverso la valorizzazione di un’opera d’arte e mediante la sua corretta contestualizzazione storica operata dai diversi settori della comunità cui la statua appartiene. Gli studenti, in sostanza, vogliono capire, se di fronte alla statua di un esponente importante dell’ideologia fascista, sia possibile adottare un atteggiamento alternativo a quello della “Cancel Culture”.
Ma che cos è la Cancel Culture?
Si tratta della propensione di persone o di gruppi, di protestare contro pensieri del passato o di danneggiare monumenti relativi ad esso.
La sfida degli studenti è comprendere la statua e di contestualizzare il personaggio storico, anche grazie alla cittadinanza. Per questo i ragazzi raccoglieranno immagini e fonti scritte che confluiranno all’interno di una mostra virtuale aperta a tutti, in cui verrà trattata la storia del personaggio e della statua.
“Lo scopo del progetto non è quello di veicolare una qualsiasi posizione ideologica politica, ma quello di rendere i cittadini consapevoli che per comprendere il presente, bisogna guardare con attenzione e correttezza alle fonti che ci lascia il passato.
La statua di Costanzo Ciano è bella ma anche scomoda, quindi bisogna trovare un’altra strada per valorizzarla, insieme alla cittadinanza” ha detto la docente del corso Enrica Salvatori, nel video online di presentazione del progetto.