Il 25 novembre si celebra “La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Strettamente collegato alla lotta contro la violenza sulle donne, l’impegno del Soroptimist International si rivolge alla battaglia contro la disuguaglianze tra generi.
Il Soroptimist della Spezia ha voluto puntare l’attenzione proprio su quest’ultimo aspetto ed ha organizzato un incontro che vedrà protagoniste sei donne impegnate in lavori tradizionalmente “maschili”. L’incontro è intitolato “SEBBEN CHE SIAMO DONNE...” e si terrà il 27 novembre 2023 alle ore 17,30 presso l’Auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale della Spezia, in Via del Molo,1. Le protagoniste saranno: Barbara Marinesi, sommozzatore della Polizia di Stato; Beatrice Giannetti, macchinista Medway; Giulia Del Padrone, preparatrice dei treni; Isabella Chillè, rallista portuale Sea Log; Simona Cima, autista di autobus ATC; Sara Milazzo, gruista LSCT. L’incarico di moderare l’incontro e di formulare le interviste sarà affidato alla giornalista Maria Cristina Sabatini.
La Presidente del Soroptimist della Spezia, Patrizia Rossi, ringrazia l’Autorità di Sistema Portuale per l’ospitalità, il Comune, la Provincia e la Consulta Femminile per il patrocinio, nonché la Polizia di Stato, LSCT e Atc per aver consentito la partecipazione delle proprie dipendenti.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. L’argomento è, infatti, particolarmente interessante poiché, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, l'Italia è alla 79esima posizione su 146 Paesi nell'indicatore di partecipazione economica e pari opportunità delle donne al mondo del lavoro (Global Gender Gap Report 2023, The World Economic Forum), mentre, considerando i 36 Paesi europei, occupa solo il 30esimo posto. La parità di genere si riferisce alla parità tra donne e uomini rispetto ai diritti, alle opportunità ed ai traguardi economici e sociali. Nel nostro paese è sancita dall’art. 3 della Costituzione, che proclama l'uguaglianza di fronte alla legge senza distinzione di sesso. In base a questo principio fondamentale, dal 1946 la società italiana si è radicalmente trasformata, riconoscendo per la prima volta alle donne il diritto di voto e la possibilità di accedere agli uffici pubblici. Tuttavia, il passaggio dall’uguaglianza formale a quella sostanziale è un obiettivo ancora da raggiungere. In Italia sono ancora molto rilevanti le differenze di genere, soprattutto per quanto concerne il mercato del lavoro, differenze che si esprimono sia rispetto alle opportunità offerte sia riguardo al divario retributivo di genere, ossia la differenza della retribuzione percepita da uomini e donne, anche riferita alla medesima attività lavorativa. Spesso, le donne vittime di violenza non hanno la possibilità di sottrarsi al loro destino, perché prive di una autonomia economica adeguata per assicurare a se stesse ed ai loro figli i mezzi per sostenersi. Ma la disparità di trattamento economico colpisce anche le donne che hanno avuto maggiori opportunità di istruzione e formazione professionale: malgrado le ragazze ottengano risultati migliori negli studi universitari, vengono penalizzate nelle opportunità di lavoro, nell’accesso ai processi decisionali ed ai guadagni percepiti, rispetto ai colleghi uomini. Resta, infine, molto forte la difficoltà all’accesso di talune professioni, ritenute di pertinenza esclusivamente maschile, come nel caso delle protagoniste dell’incontro del 27 novembre.
L’ iniziativa dell’Associazione spezzina si inserisce nell’ambito della campagna “Orange the World”, promossa dall’ ONU, alla quale aderisce il Soroptimist International d’Italia: per 16 giorni, dal 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne), al 10 dicembre (giornata internazionale per i diritti umani), tutti i Club si attiveranno con particolare impegno per la lotta contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, con iniziative di sensibilizzazione e di promozione dell’uguaglianza, utilizzando il colore arancione, simbolo di un futuro senza violenza di genere.
A questo scopo, Il Sindaco della Spezia ha aderito alla campagna del Soroptimist, accogliendo la richiesta di illuminare la facciata del Comune di arancione per tutti i 16 giorni della campagna “Orange the World”. La medesima iniziativa è stata adottata dai Comandanti della Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri della Spezia e di quella del Comando Compagnia Carabinieri di Sarzana. La finalità è quella di accrescere la consapevolezza delle donne, affinché non accettino alcuna forma di prevaricazione e sopruso e, soprattutto, imparino a riconoscere per tempo i segnali di una relazione malsana (l’isolamento sociale, il controllo economico, l’umiliazione, la gelosia che sfocia nel possesso, gli abusi sessuali, la mancanza di rispetto, la violenza fisica o psicologica), che può esporle a pericolo di maltrattamenti o addirittura di morte, come testimoniano tragicamente i tristissimi eventi degli ultimi giorni.
Mentre è allo studio una nuova legge, che aumenti la tutela delle donne vittime o potenziali vittime di violenza, nel tempo sono stati introdotti nel codice penale diverse fattispecie di reati contro le donne: le violenze sessuali nel 1996 (art. 609-bis, 609- ter, e 609-octies c.p.); gli atti persecutori o stalking nel 2009 (art. 612-bis c.p.) ed i maltrattamenti contro familiari e conviventi, nella versione riformata nel 2012 (art. 572 c.p.) . Parallelamente, è stato istituito il numero telefonico 1522, gratuito ed attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, a cui rispondono operatrici specializzate che accolgono le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking e forniscono le informazioni più utili, indirizzando anche verso i centri antiviolenza o gli specifici servizi socio-sanitari, nonché per sporgere denuncia presso le Forze dell’Ordine.
A tal proposito, il Soroptimist della Spezia, oltre ad organizzare numerose conferenze con i più titolati relatori sull’argomento, ha realizzato delle iniziative concrete, per agevolare l’emersione del disagio e della paura delle donne vittime di soprusi, come ad esempio la creazione della “Stanza tutta per sé” presso la Caserma dei Carabinieri della Spezia e di quella di Sarzana, dove poter essere accolte ed ascoltate da personale specializzato in un ambiente confortevole e riservato e la partecipazione all’allestimento della stanza “Codice Rosa” del Pronto soccorso, che consente un percorso riservato a tutte le vittime di violenza.