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Incidente sul lavoro al museo ferroviario della Spezia, morto un operaio In evidenza

Secondo la prima ricostruzione, l'uomo sarebbe stato schiacciato da un pistone.

La tragedia si è consumata questo pomeriggio all'interno del museo ferroviario della Spezia, a Migliarina.

Un uomo di 55 anni, dipendente di una ditta esterna, è morto molto probabilmente schiacciato da un pistone di un macchinario, che avrebbe improvvisamente ceduto, anche se la dinamica dei fatti è ancora in corso di accertamento.

L'operaio stava svolgendo attività di manutenzione insieme ad un collega.

 

LE REAZIONI

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini: “Il lavoro non deve mettere a rischio la vita delle persone”
“Nel pomeriggio di oggi un uomo di 55 anni ha perso la vita mentre svolgeva il suo lavoro. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e mi auguro che venga fatta chiarezza nel più breve tempo possibile sulle cause dell’incidente. La sicurezza sul lavoro è un tema che deve essere prioritario ed è fondamentale che datori di lavoro, associazioni e istituzioni si impegnino sulla prevenzione, in
una attività di costante formazione e informazione sulle norme che tutelano la vita del lavoratore in modo che simili tragedie non accadano più”.


I Sindacati: "Una tragedia continua, dobbiamo fermarla"
"Abbiamo appreso con sgomento dell'ennesima morte sul lavoro di un operaio. E' una tragedia continua che va fermata. La dinamica di questo incidente dovrà essere chiarita al più presto, ma anche questa volta ribadiamo che la sicurezza sul lavoro deve rappresentare un valore fondamentale, irrinunciabile e prioritario. E' impensabile che con le tecnologie e le regole che abbiamo a disposizione si debba ancora morire di lavoro. Va fatta più prevenzione, e bisogna fare crescere la cultura della sicurezza sin dalle scuole. E poi sono necessari investimenti per aumentare il personale ispettivo. Come sindacati ci stringiamo attorno alla famiglia della vittima".
Le segreterie spezzine di Cgil, Cisl e Uil, Fim, Fiom e Uilm


Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria e Fabio Servidei, segretario confederale regionale Uil Liguria
, aggiungono: "18 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno sono un'emergenza sociale che grida allo scandalo. In questa regione muore ancora una volta un lavoratore ma, in questi giorni, le istituzioni continuano a sottrarsi al confronto. La Uil si riferisce alla mancata convocazione del Tavolo ex articolo 7 in tema di sicurezza che in Regione ha la fama di essere un fantasma. L'assessore Angelo Gratarola, titolare di un assessorato che include anche salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, latita preferendo altri tavoli e altri argomenti. Eppure il territorio ci racconta una situazione insostenibile tra morti, infortuni e malattie professionali con un'incidenza che, paragonata a regioni più grosse, è allarmante. Che cosa dobbiamo ancora aspettarci?"


Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, commenta: “Un'altra croce, oggi, sui luoghi di lavoro della Liguria, dove il numero delle persone che hanno perso la vita nel 2023 è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Un cinquantenne è stato schiacciato da un grosso pistone in un capannone della Fondazione delle Ferrovie dello Stato a Migliarina, alla Spezia. È il 18º morto sul lavoro dall'inizio dell'anno nella nostra regione. Quasi contemporaneamente, a Genova, un operaio veniva schiacciato da un new jersey a Ponte Parodi e finiva al pronto soccorso in codice rosso, in gravi condizioni. La mancanza di sicurezza è nei fatti, nei numeri. Al di là della dinamica di entrambi gli incidenti che dovrò essere accertata dalla magistratura, è del tutto evidente che non si fa abbastanza per garantire la vita e la salute dei lavoratori nonostante i nostri ripetuti appelli a garantire più controlli e più personale in grado di eseguirli. Invece rimaniamo inascoltati e dobbiamo aggiungere un'altra vita spezzata alla lunga lista di lutti". 

 

Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria dichiara: "Dall'inizio dell'anno i morti sul lavoro in Liguria sono 18: siamo maglia nera nel nord. Abbiamo scioperato per la carenze di personale tra gli ispettori. La finanziaria nazionale non dice nulla e conferma il tetto sulle assunzioni. Senza prevenzione e repressione la strage continuerà. Bisogna attivare i controlli sul territorio e non bastano le denunce inascoltate del mondo del lavoro e degli RLS. È necessario che si muovano le istituzioni nazionali e locali a partire dai controlli sulla sicurezza e regolarità sul lavoro e dal sistema dell’appalto e del subappalto".

 

Rifondazione: "Ennesima morte sul lavoro nella nostra città, è una strage infinita"
"Siamo sgomenti nell'apprendere dell'ennesima morte sul lavoro nella nostra città. Si tratta della 18esima vittima nella nostra Regione. Questa ennesima tragedia ci ricorda che i governi non stanno facendo quanto necessario per fermare le morti sul lavoro che sono da considerarsi omicidi quando derivano da negligenze o dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. Da anni i governi tagliano le risorse e le assunzioni per le attività di prevenzione e controllo, si riducono i vincoli e le penali a carico delle imprese che non rispettano le norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche per questo, domani saremo in piazza a Genova allo sciopero proclamato da Cgil e Uil, perchè è solo con la ripresa di un grande ciclo di lotte che si potrà fermare l'attacco devastante alle lavoratrici ed ai lavoratori.
Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia e ai colleghi di lavoro".

 

 

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