Sabato 11 novembre, grazie ad un'attività di indagine compiuta dalla Polizia Penitenziaria della Spezia, un detenuto di rientro da un permesso premio è stato scoperto con 4 ovuli di sostanza stupefacente all'interno dello stomaco.
"Continuano i ritrovamenti di droga negli istituti di pena liguri" – commenta Guido Pregnolato, segretario regionale dell'USPP – "le carceri sono diventate vere e proprie piazze di spaccio per la criminalità organizzata che trasforma la detenzione in un business. Bisogna dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati e rinforzare numericamente l'organico. Siamo obbligati ancora una volta a ricordare che nel 2017 con la legge Madia sono stati tagliati gli organici portandoli da 45 mila a 41 mila unità senza alcuna motivazione logica, ragione per la quale come USPP abbiamo fatto un ricorso attualmente all'esame del Tar del Lazio. Sebbene l'attuale esecutivo ha riportato la pianta sopra le 42 mila unità, i numeri rimangono comunque insufficienti per contrastare l'illegalità favorita dalla difficoltà nei controlli, servirebbe almeno un aumento massiccio non inferiore alle 3.000 unità l'anno".
"Ci complimentiamo con i colleghi del reparto spezzino per la brillante operazione che ha permesso di evitare che la droga circolasse pericolosamente all'interno delle sezioni detentive", conclude il sindacalista.
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