A pochi giorni dall’arresto del 58enne coinvolto nell’accoltellamento di via Buonarroti, i carabinieri della Compagnia di Carrara, al comando del Tenente Colonnello Cristiano Marella, hanno chiuso il cerchio su un altro fatto di sangue che mesi fa aveva creato molto scalpore in città.
I fatti risalgono alla notte del 10 giugno di quest’anno, quando alcuni passanti avevano chiamato il numero d’emergenza 112 per segnalare che un gruppo di extracomunitari se le stava dando di santa ragione per le strade del centro storico, nei paraggi di Piazza Alberica. La lite, che aveva coinvolto quattro individui, era finita davanti al monumento a Giuseppe Mazzini, alle spalle dell’Accademia di Belle Arti, nel cuore della città. Quando erano arrivati sul posto, i sanitari del 118 e i carabinieri del Radiomobile avevano trovato steso sull’asfalto un uomo in condizioni molto critiche, con il volto trasformato in una maschera di sangue per i colpi che aveva ricevuto con una bottiglia di vetro. Portato in ospedale, il ferito, un 29enne originario del Marocco irregolare sul territorio nazionale, era stato dimesso con una prognosi di trenta giorni per il trauma facciale con fratture multiple procurate dai colpi di bottiglia del suo aggressore. La mattina dopo molte persone di passaggio dalla piazza avevano trovato i carabinieri ancora a lavoro per documentare con la luce del giorno i vetri a terra e le macchie di sangue, segni inconfondibili della violenta rissa che c’era stata la notte precedente.
I militari dell’Arma hanno poi scoperto che anche un altro partecipante alla rissa, un 42 originario del Marocco già coinvolto in precedenti episodi in cui ha mostrato un'indole particolarmente violenta, a distanza di alcune ore si era fatto curare in ospedale, rimediando vari punti di sutura sul capo, con un trauma cranico refertato con sette giorni di prognosi. È emerso dall’indagine che era stato proprio lui a colpire più volte il connazionale con una bottiglia di vetro recuperata da un cestino, però a sua volta era stato affrontato dagli altri due protagonisti della zuffa, un 48enne e un 26enne originari del Marocco, che lo avevano preso a calci e pugni per impedirgli di infierire sull’uomo a terra.
Nel corso della colluttazione fra i tre stranieri era spuntato anche un bastone, che era stato fatto sparire prima dell’arrivo dei carabinieri, però lo si vede bene nei filmati della videosorveglianza.
La causa della discussione è rimasta un mistero, ma probabilmente l’alcol ha fatto la sua parte. Ad ogni modo, quello che all’inizio era uno scontro a due, poi è degenerato in una rissa che poteva costare molto cara all’uomo ferito al volto.
Al termine della meticolosa attività investigativa condotta dai carabinieri, i quattro stranieri coinvolti nella rissa sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica, pertanto la loro posizione è ora al vaglio della Magistratura.
L’attenzione dell’Arma sul centro storico e sulle zone della “movida” resta alta, pertanto le pattuglie continueranno ad intensificare la presenza sul territorio di Carrara per garantire un’incisiva attività di prevenzione e repressione delle condotte che minacciano la serenità e la sicurezza dei cittadini.