“Tra Segni e Sogni: la bellezza dell’essere AC nella Chiesa e nel mondo di oggi” era il titolo della due giorni responsabili che, organizzata dalla delegazione regionale ligure, ha avuto come sede il seminario arcivescovile genovese. Hanno preso parte all’incontro quasi centosettanta responsabili dei vari settori: giovani, adulti, educatori di Azione cattolica ragazzi, ragazzi del Movimento studenti. Sono stati momenti importanti di studio e di confronto, spazi di preghiera e di spiritualità e momenti conviviali per ridirsi ancora il senso di una scelta di servizio e di testimonianza che trova le sue radici nelle intuizioni del Concilio Vaticano II.Era folta anche la delegazione della Spezia - Sarzana - Brugnato, guidata dal presidente diocesano Stefano Lorenzini. La due giorni ha preso avvio con laboratori sinodali su temi chiave quali famiglia, giovani, partecipazione e lavoro. Grazie all’aiuto di ospiti esperti, i presenti hanno potuto fare un vero e proprio “tuffo di realtà”, disegnando una proposta pastorale ed associativa volta a servire al meglio la comunità locale. All’incontro hanno partecipato anche alcuni dei sette vescovi liguri, tra i quali monsignor Luigi Ernesto Palletti. La ricchezza delle riflessioni ha permesso di mettere a fuoco alcune parole chiave, proposte come cifre della progettazione e dello stile con cui rinnovare la proposta del Vangelo alle donne e agli uomini di oggi. L’arcivescovo Marco Tasca, nel suo intervento, ha richiamato l’immagine dei discepoli di Emmaus e lo stile discreto e paziente con cui Gesù si fa loro compagno di strada, senza rivelarsi subito per attendere che gli interlocutori scoprano in modo autonomo e al momento giusto la preziosità dell’incontro avvenuto e l’identità della persona cui avevano confidato la vita, con le sue gioie e con le sue fatiche. I “momenti di settore” e i lavori in plenaria della domenica mattina hanno consentito alla presidenza nazionale di segnare la strada e di fornire indicazioni e suggerimenti.
Il presidente nazionale Giuseppe Notarstefano, in particolare, ha messo in risalto come l’Azione cattolica sia chiamata ad essere casa accogliente ed aperta a tutti, perché è bello camminare con tutti e aiutare le persone a scoprire i propri talenti. In tal senso, la proposta associativa a servizio della comunità deve essere malleabile e flessibile, avendo come cifra un modo di lavorare e di procedere in squadra. Notarstefano ha anche incoraggiato i presenti a scommettere sulle tante esperienze positive raccontate nella due giorni: “bisogna prendere il largo - ha detto - e far sentire alle persone che il futuro è un dono del Signore”. Con questo appuntamento regionale ha preso così avvio l’anno assembleare che proseguirà in modo intenso a tutti i livelli sino all’assemblea nazionale convocata a Roma dal 25 al 28 aprile 2024.
Testo di Maretta Nicola
