L'uso del computer e dello smartphone oggi è pervasivo, ormai necessario sia per lavoro che nella vita quotidiana e persino nelle pratiche amministrative o di gestione dei conti in banca.
L'utilizzo intenso dei dispositivi e di internet può rivelarsi rischioso per alcuni soggetti, la dipendenza da internet o dipendenza digitale è infatti un problema sempre più diffuso che può facilmente coinvolgere i più giovani. Gli adolescenti sono particolarmente esposti in quanto cresciuti come "nativi digitali" abituati ad avere lo smartphone sempre con sé e in quanto attraversano una fase delicata in cui il mondo esterno ha forti influenze sul modo di comportarsi.
Ma cosa porta l'adolescente a disturbi come l'internet addiction disorder (IAD), il Gaming Disorder (DG) e Social Media Adiction (SMA)?
Tra le cause principali: mancanza di contatti relazionali genuini, tendenza all'isolamento famigliare, presenza di problematiche concrete, personalità introversa, scarsa autostima, depressione/solitudine/ansia sociale o generalizzata, comorbidità con altre patologie e/o dipendenze.
L'82% dei giovani tra i 14 e i 18 anni, secondo una ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità, è a rischio per quanto riguarda questo tipo di disturbo.
Il consorzio Cometa alla Spezia spiega quali siano i campanelli d'allarme a cui fare caso, ad illustrarli è il dottor Fausto Rossi, psicopedagogista, che afferma: "I segnali di allarme a cui fare caso sono diversi, per esempio il ragazzo passa 5 o 6 ore ininterrottamente connesso con telefono, tablet o computer, gioca tutta la notte e dorme poche ore, in alcuni casi viene registrato un calo forte del rendimento scolastico oppure una fobia sociale e un conseguente ritiro dai contesti sociali – prosegue il dottor Rossi – è giusto che il ragazzo o la ragazza ricevano delle regole, dei confini e dei limiti da non oltrepassare per far sì che non si arrivi ad un attaccamento patologico."
L'uso regolato e controllato degli strumenti digitali permette anche di arginare devianze che potrebbero portare il minore a commettere reati, uno tra tutti, visto le cronache di questi giorni, la condivisione di contenuti sensibili o violenti senza permesso o rubati.
Tra le conseguenze di un problema di questo tipo troviamo anche difficoltà nel rispettare i propri impegni, secondo recenti studi infatti il 49.9% delle persone con questo problema perde la cognizione del tempo quando è online, dimentica impegni ed ogni responsabilità. La co-morbosità è un ulteriore fattore di rischio, la dipendenza digitale spesso può portare a disturbi alimentari, dipendenza dal gioco d'azzardo (numerosi sono i siti che offrono scommesse online) e shopping compulsivo.
Alla Spezia è possibile chiedere aiuto, rivolgendosi al consorzio Cometa o alla ASL5, i percorsi da intraprendere per la riabilitazione sono diversi e comprendono molte attività: gruppi di auto mutuo aiuto, gruppi polidipendenti, percorsi individuali psicoterapeutici e sostegno alle famiglie.