L’Italia si sta dotando di un sistema di allarme nazionale in grado di avvisare, in caso di grave emergenza o di evento catastrofico imminente o in corso, la popolazione potenzialmente coinvolta.
Il servizio si chiama “IT-alert”, è in grado di inviare messaggi di avviso sui dispositivi mobili presenti nell’area geografica interessata dall’evento.
L’obiettivo è quello di fornire un’informazione capillare e tempestiva delle situazioni di emergenza e consentire l’adozione di misure di autoprotezione.
Attualmente il sistema è in fase di test da diversi mesi.
Con notizia di oggi 2 settembre, il Dipartimento della Protezione Civile comunica sul sito di IT-alert che dal 12 settembre ripartono i test sul territorio. E comunica il calendario dei test nelle regioni italiane.
Il 26 settembre il test di IT-alert sarà effettuato in Liguria. Intorno alle ore 12, coloro che si troveranno nella nostra Regione, riceveranno sul cellulare (se acceso) un messaggio di test.
Scopo del test è quello di far conoscere alle persone il sistema di allerta prima che diventi operativo, verificarne il funzionamento sulle diverse tipologie di telefoni e sistemi operativi, e raccogliere eventuali indicazioni degli utenti tramite un questionario, su base volontaria, allo scopo di effettuare migliorie al servizio stesso.
Il Dipartimento della Protezione Civile puntualizza che i dati raccolti attraverso il questionario sul test di IT-alert sono anonimi e non consentono l’identificazione del soggetto interessato, in quanto ai contenuti inviati nel questionario non verrà associato alcun indirizzo IP né altro dato identificativo.
Anche al termine della sperimentazione, quando il sistema entrerà a regime, sarà in grado di garantire la protezione dei dati personali relativi ai cellulari a cui vengono inviati i messaggi.
I messaggi IT-alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast, tecnologia che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque – indistintamente e impersonalmente – si trovi in prossimità di una determinata area geografica sulla base delle celle di trasmissione della rete cellulare. ll sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere dati di ritorno dai cellulari raggiunti.
Il Garante per la Protezioni dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema IT-alert, con apposito provvedimento.
Il sistema di allarme pubblico è istituito in Italia per adempiere ad una normativa europea, che stabilisce: “gli Stati membri provvedono affinché, quando sono istituiti sistemi di allarme pubblico in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, i fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero trasmettano allarmi pubblici agli utenti finali interessati".
I messaggi di allerta arriveranno a tutte le persone che si trovano all’interno del territorio colpito da eventi catastrofici. Quindi dovrà essere in grado di venire compreso da tutti, indipendentemente dal livello di scolarizzazione, dall’età e da qualsiasi altro fattore. Particolari studi sono stati effettuati per garantire l’uso, nella messaggistica, di un linguaggio che sia semplice e comprensibile per tutti.