Sta per essere stipulato il contratto per l’affidamento dei lavori delle due case di comunità di via XXIV Maggio e via Sardegna, finanziate dai fondi PNRR che Als 5 ha ricevuto per gli investimenti in strutture sanitarie. Dall’inizio di ottobre infatti, il distretto 18 della Spezia subirà degli spostamenti per tutta la durata dei lavori, 180 giorni circa per via Sardegna e 270 per via XXIV Maggio.
I lavori coinvolgeranno in particolare i Servizi Specialistici Ambulatoriali, il Servizio della Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza e il Consultorio, che verranno temporaneamente spostati in altre sedi. Gli spostamenti sono attualmente in fase di valutazione, verranno comunicati a mezzo stampo nelle prossime settimane.
Gli interventi per i servizi ospedalieri del Sant’Andrea invece, saranno di manutenzione ordinaria e straordinaria e riguarderanno in particolare: la programmazione efficientamento energetico con sostituzione caldaia e intervento su anello primario acqua calda del Presidio Ospedaliero e l’ampliamento di 2 posti letto nel reparto Cardiologia, entrambi in corso di esecuzione. Tra gli altri, una nuova TAC per il reparto Radiologia ed una per il Pronto Soccorso, per un totale di spesa di circa 1 milione di euro ed un nuovo angiografo cardiologico già inserito.
Inoltre, già dall’autunno del 2022 la direzione aziendale aveva affidato l’incarico di verificare la staticità del Padiglione Paita, finanziato da Regione Liguria, e in parte già effettuati. Ad oggi però per completarli sarà necessario spostare alcune delle attività ambulatoriali qui presenti, che verranno collocate: primo piano del padiglione 6, nell’attuale reparto di medicina interna 1 con 18 posti letto, per la degenza SC Neurologia; gli ambulatori di Endocrinologia al IV piano del Distretto 18 in via XXIV Maggio.
Per quel che riguarda la sicurezza e l’incremento del personale, ha spiegato il direttore generale Asl 5 Paolo Cavagnaro “fin dall'inizio del mio mandato abbiamo dato la massima importanza alla sicurezza, sia dei pazienti, che degli operatori che dei luoghi di lavoro. Abbiamo coinvolto fin dall'inizio le organizzazioni sindacali, facendo ripartire una serie di attività, obbligatorie per legge, recuperate post-covid come la formazione di tutti gli operatori per poter lavorare in sicurezza, riorganizzando tutta la formazione di 8 ore per i dipendenti e la formazione antincendio – continua - ad oggi abbiamo già formato un migliaio di operatori, tra cui i neo-assunti, oltre 350 operatori in più”.