Hanno confessato i due cittadini egiziani,di 26 e 27 anni, che erano stati fermati per l’omicidio di Mohamoud Sayed Mohamed Abdalla, il 18enne, loro connazionale, il cui corpo, decapitato e senza mani, è stato recuperato lunedì scorso al largo di Santa Margherita.
I due, ex datore di lavoro e ex collega della vittima, devono rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere.
Sembra che il 18enne sia stato ucciso proprio a seguito di una lite con il suo ex datore di lavoro per essersi licenziato dalla sua barberia.
Secondo quando ricostruito, l'omicidio sarebbe avvenuto nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 luglio. Il giovane sarebbe stato ucciso in casa e poi messo in una valigia, poi sarebbe stato gettato in mare a Chioavari, dove i responsabili del delitto sarebbero arrivati in taxi.
Il racconto dei due indagati non coincide in diversi punti, restano quindi da appurare le singole responsabilità dei due reo confessi.