I finanzieri del Comando Provinciale della Spezia, all’esito di articolate indagini, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un soggetto, di nazionalità italiana, per il reato di usura in quanto avrebbe concesso un prestito in contanti ad una signora in stato di stringente necessità di 4.100,00 euro richiedendo il pagamento di enormi interessi. Più nello specifico, la richiesta di risanamento del debito consisteva in un pagamento settimanale pari ad € 400,00 a solo titolo di restituzione interessi, fermo restando il capitale prestato che non sarebbe diminuito nel tempo con i pagamenti eseguiti.
Di fatto quindi, la vittima di usura avrebbe dovuto continuare a pagare tale importo con cadenza settimanale, fin quando non fosse stata in grado di restituire in unica soluzione la somma prestata, pari ad € 4.100,00. Trascorso tale tempo, non riuscendo più a far fronte al continuo esborso di denaro ed ormai esasperata, ha deciso di non proseguire i pagamenti e di rivolgersi alla Guardia di Finanza di Sarzana che immediatamente avviava le indagini. Attraverso l’esecuzione dell’attività di indagine con l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche e del tracciamento dei conti correnti tramite accertamenti bancari, è stato possibile ricostruire il percorso dei pagamenti che la vittima è stata costretta ad effettuare.
Nel dettaglio, il tasso di interesse annuale applicato era pari al 507,31 % ben oltre quindi quello considerato quale usuraio dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, pari al 16,8375%. In seguito a tali accadimenti veniva inoltrata comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica di La Spezia per la commissione del reato di usura e, sulla scorta di quanto accertato durante lo svolgimento delle indagini, il Tribunale della Spezia emetteva sentenza di condanna nei confronti della usuraia per la commissione del reato rubricato.