Non ci è voluta nemmeno una giornata perché video e foto dell’aggressione della notte tra il 18 e il 19 luglio finita in omicidio tra viale Amendola e via Corridoni iniziassero a girare da smartphone a smartphone.
Le indagini, iniziate da parte dei Carabinieri subito dopo il fatto, sono supportate anche dalle telecamere di videosorveglianza e testimonianze varie e al momento hanno portato al fermo del presunto omicida.
Sono diversi i video privati girati con smartphone reperiti dai carabinieri della Spezia che testimoniano il post aggressione ritraendo immagini molto forti dell’uomo ucciso in mezzo alla strada, difronte allo stupore e allo spavento dei passanti. Video, che indubbiamente risulteranno utili alle indagini ma che rappresentano un problema.
La diffusione di questi materiali è infatti considerata un reato, si tratta di intralcio alle indagini il che potrebbe comprometterne lo svolgimento. I Carabinieri esortano infatti chiunque sia in possesso di video di questo tipo a non diffonderli ulteriormente, il che renderebbe anche perseguibili per legge.