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Il disagio dei lavoratori sugli autobus, una testimonianza della protesta In evidenza

di Alice Tintori – Un testimone dei fatti avvenuti il 14 luglio in viale San Bartolomeo ci racconta la sua versione.

Un nostro lettore ha contattato la Redazione per raccontarci la sua versione dei fatti accaduti il 14 luglio all’altezza dei Cantieri Navali in viale San Bartolomeo, di cui è stato testimone mentre aspettava l’autobus alla fermata.

Questo il suo racconto:

"Mi trovavo alla fermata dell’autobus in viale San Bartolomeo intorno alle ore 15 per rientrare a casa dopo il turno di lavoro, come tutti i giorni, insieme a numerosi lavoratori dei cantieri navali che si trovano in zona. Per ben 3 volte sono passati autobus provenienti da Lerici in direzione La Spezia che non si sono fermati perché pieni, con la scritta “Completo”. Il tutto avveniva sotto il sole cocente, con la strada ad alta densità di traffico che rendeva l’aria ancora più irrespirabile, con la stanchezza di una giornata di lavoro appena conclusa e la voglia di tornare a casa.

Il quarto autobus si è regolarmente fermato alla fermata precedente, dando speranza di poter finalmente salire anche a noi. Ma a metà percorso tra la fermata precedente e la nostra, l’autobus si è inaspettatamente fermato, cambiando la scritta in “Completo”. Quest’azione ha fatto scattare la reazione di protesta dei numerosi lavoratori che, esasperati, hanno fermato l’autobus bloccando il traffico in entrambe le direzioni per dar sfogo alla loro esasperazione. In effetti, l’autobus non avrebbe potuto ospitare ulteriori passeggeri, in quanto già affollato di turisti e lavoratori. Il problema sta nel fatto che queste scene si ripetono giornalmente, e solo il 14 luglio ha dato luogo un’azione di protesta finita anche sulla stampa. Credo sia doveroso che qualcuno di competenza prenda atto del problema e che questo possa venire finalmente risolto, dando dignità a tutti i lavoratori, compreso me stesso, che hanno il diritto di rientrare a casa dopo il lavoro senza subire continui disservizi e attese estenuanti".

La Redazione di Gazzetta della Spezia si unisce all’appello del nostro lettore, auspicando un tavolo di lavoro tra le parti competenti, che possa arrivare ad una felice soluzione del problema, anche per evitare che la situazione possa degenerare e si trasformi in un problema di ordine pubblico.

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