I Carabinieri della Compagnia della Spezia, nel corso di uno dei sistematici servizi effettuati nel centro cittadino, durante un controllo in Piazza Brin hanno constatato che uno dei soggetti fermati, pur in regola con i documenti di soggiorno sul territorio nazionale, risultava occupare un appartamento che non corrispondeva con il luogo di residenza.
I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli ed hanno appurato che un immobile, sito nei pressi del mercato comunale, di proprietà di una coppia di anziani residenti fuori provincia, era stato trasformato in struttura ricettiva: cinque stanze erano infatti state date in subaffitto a cinque diversi inquilini in modo del tutto irregolare. E’ infatti risultato che una donna maghrebina, dopo aver stipulato il contratto di locazione con i proprietari, cui pagava regolarmente l’affitto, aveva arbitrariamente trasformato la struttura ricavandone cinque stanze singole e due bagni. I Carabinieri hanno identificato gli occupanti ed hanno accertato che ognuno di loro pagava circa 500 euro al mese, ovviamente in nero, per occupare una stanza. Ulteriori accertamenti effettuati in Regione hanno consentito di appurare che non vi era alcuna licenza di affittacamere.
Trattandosi poi di un’attività sommersa, gli ospiti non erano segnalati all’autorità di Pubblica sicurezza, come prevede il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, in base al quale i responsabili delle strutture ricettive hanno l’obbligo di comunicare i dati delle persone alloggiate, che altrimenti risultano irreperibili perché non vi è alcuna traccia della loro reale residenza. La donna è stata pertanto denunciata all’Autorità Giudiziaria per tale violazione, denuncia che si aggiunge alle contravvenzioni amministrative che saranno irrogate dalla Regione per l’esercizio abusivo dell’attività e alle violazioni connesse all’evasione fiscale.
Ulteriori accertamenti sono in corso per appurare eventuali responsabilità di chi ha procacciato gli inquilini e l’esistenza di altre strutture simili.