Non solo blue economy ma anche terzo settore all’ottava edizione di SeaFuture, l’appuntamento internazionale che si è svolto fino a ieri nella storica base navale della Spezia. Il Porto dei piccoli, organizzazione no profit che dal 2005 fornisce un supporto specialistico a bambini, ragazzi e famiglie con fragilità, è stato presente allo stand B15 all’insegna di Sailing to take care of children in hospital.
“Siamo un team di professionisti che tutti i giorni portano la cultura del mare e del porto negli ospedali, nelle case d’accoglienza e a domicilio - spiega Gloria Camurati Leonardi, fondatore e direttore generale del Porto dei piccoli - abbiamo il mare nel DNA e con il nostro lavoro ci prendiamo cura gratuitamente di oltre 20 mila bambini all'anno nelle principali regioni italiane a partire dalle pediatrie diffuse su tutto il territorio ligure”.
“Il consolidato rapporto di collaborazione tra la nostra organizzazione, Marina Militare e Guardia Costiera – aggiunge Camurati Leonardi - ci ha permesso di partecipare a questa prestigiosa manifestazione e testimoniare attraverso i nostri progetti e attività che si possono cancellare confini e creare orizzonti per chi attraversa la tempesta della malattia”.
Gli organizzatori di SeaFuture, e in particolare Cristiana Pagni, hanno ringraziato il Porto dei Piccoli per la partecipazione e per il lavoro che l'associazione svolge ogni giorno. Questa iniziativa – secondo gli organizzatori - ha un grande valore anche perché è pensata per i più piccoli e sostenuta da tante ragazze e ragazzi che con entusiasmo ci ricordano che inclusività e la cura sono un dovere per tutti.