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"Orario estivo: occorre un “cambio di passo”, verso un servizio adeguato alle esigenze di mobilità" In evidenza

La nota di Comitato Pendolari Levante Ligure, Comitato Pendolari Savona-Genova, Associazione Pendolari Novesi, Comitato delle Cinque Terre, Comitato Difesa Trasporti Valle Stura ed Orba e WWF Liguria.

"Il prossimo 11 giugno scatterà l’orario estivo 2023. Pressoché ogni anno si assiste all’introduzione da parte di Trenitalia del nuovo orario come immodificabile o quasi e ogni anno i pendolari si trovano a dover riformulare le stesse ennesime costanti richieste", così in un comunicato congiunto Comitato Pendolari Levante Ligure, Comitato Pendolari Savona-Genova, Associazione Pendolari Novesi, Comitato delle Cinque Terre, Comitato Difesa Trasporti Valle Stura ed Orba e WWF Liguria.

"Le richieste presentate nel tempo sembrano essere svanite, o non considerate da Trenitalia, mentre la Regione, che negli anni ha delegato la pianificazione all’impresa ferroviaria (Trenitalia) o al gestore dell’infrastruttura (RFI) si limita ad approvare quanto già stabilito. Questo è il copione che si sta ripetendo oramai da tempo, con il nuovo orario, che sia estivo o invernale, sostanziale fotocopia (e spesso in peggio) di quello degli anni precedenti. Ben di rado modifiche significative chieste da associazioni e comitati vengono accolte, e i tempi di percorrenza quasi ogni anno aumentano un po’ a parità di fermate effettuate.

Così sarà a quanto pare anche per l'orario estivo 2023, che comitati ed associazioni avrebbero auspicato venisse presentato con largo anticipo e costruito con il contributo di chi il servizio lo “vive”. Le notizie che emergono non raccontano di evoluzioni significative, ma solo - forse - di alcuni minimi interventi in positivo.

I problemi rimangono immutati negli anni, anche se differenti linea per linea:

Ancora a 8 anni dall'introduzione del (cosiddetto) “orario cadenzato” che doveva portare sulla Genova-Acqui Terme un treno/h, continuano a non essere coperti i buchi orari di sempre: ad esempio quello delle 15:13 da Brignole, con l'orario nei sabati e festivi peggiore di quello già scarso dei feriali. Manca un servizio serale sia pure minimo, e ritorna - che ci siano lavori o meno lavori - l'incubo bus ad agosto, mentre I cantieri sulla A26 imporrebbero un servizio molto migliore sulla linea.

Non va meglio per la direttrice nord, che sia via , con gli annosi "buchi" orari della mattina sulla Ge<>Busalla Isola/Arquata/Novi, serale al momento insistente e servizio ad agosto dimezzato. Dopo un anno e mezzo ancora senza soluzioni il grave problema dei RV da e per Torino attestati a Genova Principe, e anche in questo caso “buchi” orari sia durante il giorno che nel serale, con treni che scompaiono o vengono decurtati in estate, come nel caso del reg 12157, annunciato come reintrodotto ma non per l’intero periodo estivo.

Servizio a Ponente che presenta carenze e lacune da ogni parte, a partire dai RV per Ventimiglia che scompaiono i sabati e festivi, la totale assenza di servizio dopo le 20 da Ventimiglia per Genova, IC che diventano una scelta obbligata in mancanza di un ruolo che dovrebbe essere dei regionali e buchi di ore e ore per località come Borghetto o Ceriale; Cogoleto e Arenzano che chiedono da tempo - senza successo - di avere un servizio “metropolitano”. Insomma, manca tutto: sia capillarità del servizio che un servizio di regionali veloci adeguato.

E di problemi e carenze ce ne sono anche per il Levante, che viene raccontato come destinatario di ottimo servizio, mentre ha un servizio a malapena sufficiente rispetto alla domanda in alcune fasce orarie, ma assenze e carenze nelle altre. Da Bogliasco a Cavi numerose le realtà penalizzate, con vuoti di servizio - anche di due ore - sia la mattina che la sera. Un solo treno/h tra Sestri Levante e Spezia e località tra Sestri e le Cinque Terre che hanno visto dimezzare il servizio rispetto a prima del 2015, con infine il sistema Cinque Terre Express che ha isolato i residenti dal resto della regione, sia verso Genova che verso Sarzana e la Lunigiana, che un tempo avevano servizi regionali diretti con il capoluogo.

Non siamo di fronte a problemi tecnici insormontabili, e se ci sono problemi tecnici, quello che è sembrato fino ad oggi mancare è una genuina volontà di risolverli. Non ci sono peraltro problemi economici: il contratto di servizio Regione Liguria Trenitalia garantisce ricavi da tariffa altissimi, senza pari rispetto al resto d’Italia, e nonostante ciò continuano e continueranno ad essere chiesti agli utenti sacrifici in termini di costo dei biglietti e degli abbonamenti, a fronte di un servizio che non vedrà 1 km erogato in più fino al 2032, il tutto in assenza di una seria integrazione tariffaria e oraria con il resto del trasporto pubblico locale.

Quello che è mancato in passato è stato un ruolo attivo della Regione, che dovrebbe essere in prima fila nel sostenere le richieste di comitati ed associazioni, e non essere appiattita sulle scelte di di Trenitalia e RFI, che tendono al mantenimento dello status quo e a privilegiare le proprie logiche interne aziendali rispetto a scelte a favore degli utenti. Ogni miglioramento anche piccolo è gradito, ma non basta. Chiediamo che già partire del prossimo orario estivo vi sia un significativo“cambio di passo”."

 

Comitato Pendolari Levante Ligure, Comitato Pendolari Savona-Genova, Associazione Pendolari Novesi, Comitato delle Cinque Terre, Comitato Difesa Trasporti Valle Stura ed Orba e WWF Liguria

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