Al "Casini" si è tenuta una lezione particolare riguardante l'uso dei fiori in cucina. Infatti le guarnizioni per i nostri piatti o i nostri cocktail possono essere rappresentate anche dai fiori eduli (commestibili).
I fiori danno colore, profumo e sapore. Ad esempio la borragine ricorda il cocomero, la calendula aggiunge un po' di aspro, i bei fiori della rucola un pizzico pepato.
Non è strano mangiare i fiori, ma se ci pensiamo bene lo facciamo già. Basti pensare ai fiori di zucca o a quelli di acacia (fritti). Ai quali si aggiungono i broccoli, i carciofi, i cavolfiori, tutte le infiorescenze di piante. In Cina lo facevano già migliaia di anni fa, così anche i Romani ed in Inghilterra, dove nel periodo Vittoriano le rose erano usate per una gran varietà di piatti.
Non tutti i fiori raccolti in giardino possono essere utilizzati. Alcuni sono velenosi, altri invece andrebbero evitati, soprattutto o se si usano pesticidi.
L'ideale è comprarli da negozi specializzati.
Durante la lezione si è parlato della Malva e dell'Iperico, le cui piante sono presenti anche nei giardini della scuola. Si è affrontato quindi anche la possibilità di usare queste piante in erboristeria, infatti le foglie di Malva sono commestibili.
Le due classi coinvolte nel progetto sono le classi 3B (cucina), 3C e 3D di Sala, coordinate dai prof. Stefano Maggiani e Luigi Manzo.