Le sigle Anita, Assotir, CNA Fita, Confartigianato Trasporti e Trasportounito hanno richiesto ormai quasi un anno fa un tavolo di confronto per trattare il tema della filiera logistica portuale. Nonostante la problematica sia molto sentita da chi lavora nel settore il tavolo si è riunito soltanto una volta, non dando di fatto risposta su questioni percepite come molto urgenti. Le tematiche in essere sono state anche al centro di una richiesta avvenuta il 25 maggio, nella quale le associazioni rappresentanti si sono rivolete al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale per domandare un incontro su due temi caldi: i disagi che persistono nonostante i volumi di traffici ridotti e la riconvocazione di un tavolo ristretto. Alla richiesta non ha fatto ad oggi seguito nessuna risposta. Sono attese risposte anche da LSCT e MSC che dovrebbero esprimersi sul futuro dello scalo spezzino.
Tra le maggiori criticità sottolineate sicuramente vi sono i tempi d’attesa troppo lunghi, una condizione che comporta ritardi e potrebbe danneggiare i rapporti con i clienti: “La situazione attualmente è critica anche a a causa dei lavori sulla bretella di Santo Stefano Magra, le navi che arrivano sono sempre meno, ma sono più grandi, di conseguenza la quantità di contenitori trasportata è maggiore e causa momenti di picco degli arrivi. All’interno dello scalo sono quindi riversati moltissimi container, una situazione complessa date le piccole dimensioni del porto. Allo stesso tempo -prosegue Stefano Crovara, Presidente CNA Fita La Spezia – fare deposito vuoti all’interno dello spazio limitato crea diversi disagi, a nostro avviso sarebbe utile depositarli nell’area retroportuale portandoli nelle ore notturne, oppure tramite navetta-treno, servizio che esiste già per la ferrovia e che andrebbe volto anche all’autotrasporto, questo ci alleggerirebbe da diverse ore di attesa.”
Un incontro tra le parti permetterebbe di chiarire i dubbi e di trovare soluzioni strategiche che possano conciliare economia, logistica e turismo. In particolare considerando i diversi punti di vista e l’esperienza di chi vive quotidianamente i limiti di un sistema che presenta criticità. Stefano Ciliento, Presidente Confartigianato Trasporti ha espresso il suo punto di vista: “Siamo molto preoccupati per il calo di volumi del porto spezzino che non è rispecchiato nei porti vicini di Livorno e Genova, proprio per questa differenza chiediamo chiarimenti e trasparenza sulle strategie della nuova dirigenza, abbiamo fatto grandi investimenti e siamo pronti a collaborare per il bene dell’autorità portuale.”
Dopo il Covid i volumi di arrivi erano aumentati nuovamente, ma negli ultimi sei mesi, spiegano i rappresentanti della categoria, sono calati. Nicola Carozza responsabile trasporti Confartigianato e Gialiana Vatteroni referente sindacale CNA Fita, insieme a Giuseppe Tagnocchetti coordinatore Trasportunito hanno messo l’accento sulla necessità di riprendere la discussione per avere una visione programmatica e poter comprendere quali siano le decisioni che andranno ad influire sul futuro della logistica portuale.
