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Lo sfogo di una lettrice: "In Corso Cavour la situazione è cambiata degenerando spaventosamente" In evidenza

Una nostra lettrice ci ha scritto questa lettera: "In Corso Cavour la legge non esiste. O perlomeno non esiste un modo per farla rispettare".

"Scrivo queste righe con enorme amarezza e con la rassegnazione di chi ha provato a combattere e non ha trovato nelle istituzioni il sostegno nel quale ha sempre creduto", così inizia una lettera inviataci da una nostra lettrice.

"Sono trascorsi pochi mesi dalla mia ultima lettera di denuncia della terribile situazione venutasi a creare nella parte alta di Corso Cavour, una delle più belle e frequentate della nostra città.
Mesi fa il mio sfogo dovuto alla crescente criminalità e piccola delinquenza a tutte le ore del giorno e della notte fu pubblicato su varie testate locali, ricevetti telefonate da parte dell'amministrazione comunale, tanti discorsi, promesse... beh, vorrei dire a queste persone e a tutti gli spezzini che qui la situazione è cambiata, sì. È cambiata degenerando spaventosamente.

Pochi mesi fa è stato aperto l'ennesimo locale di dubbia frequentazione, i cui avventori hanno pensato bene di iniziare a malmenarsi, accoltellarsi e prendersi a bottigliate a più riprese anche ieri sera (non è la prima volta!) dalle 22 alle 23.30 circa. Tutto questo, nel bel mezzo della strada. Bloccando il traffico. Danneggiando le auto. Svegliando bambini. Spaventando gli anziani. Esasperando chi, come me, la mattina si sveglia all'alba e ha bisogno di riposare in santa pace in una casa che sta faticando ogni mese a pagare con enormi sacrifici.

"Abbiamo dispiegato le forze dell'ordine in un servizio straordinario! Presidieremo la zona!" - immagino sarà questa la risposta che, ancora una volta, mi sentirò dare. Beh, probabilmente inviare qualche pattuglia esasperata quanto noi di dover rischiare tutti i giorni la propria vita non è la soluzione! O perlomeno non è l'unica! Ieri sera, foto e video alla mano che possono dimostrarlo, circa 50 persone si sono letteralmente accalcate sotto il portone del mio palazzo, tra bottigliate, droga e pugni a più non posso. Cosa può fare davanti a tutto questo una manciata di agenti?

Non credete che il problema sia da risolvere alla radice? Com'è possibile che in questa zona sia tutto, ma proprio tutto legittimo? Spaccio, violenza, musica a tutto volume. In Corso Cavour la legge non esiste. O perlomeno non esiste un modo per farla rispettare.

La cosa che più mi amareggia è pensare di dover lasciare un posto che amo, una casa che abbiamo desiderato con tutte le nostre forze, e dover trovare una motivazione a tutto questo davanti a due bambini. E spiegare loro come mai questa mattina la nostra macchina è coperta di schizzi di sangue. E che se traslocheremo è perché non voglio aver paura di ritornare a casa dopo il compleanno di un amichetto o la cena di classe.

Mi dispiace dirlo, ma ha vinto la criminalità, alla quale abbiamo consegnato una fetta della nostra meravigliosa città. E abbiamo perso noi, tutti noi".

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