La presentazione del progetto si è svolta dentro la sede del cantiere, ha aperto la conferenza il comunicatore e manager Giancarlo Orsini che ha parlato di Megatrend illustrando le tematiche più di tendenza e il modo in cui vengono affrontate dalle imprese di ogni settore oltre all'impatto che hanno sulla vita quotidiana delle persone. Durante l'incontro sono stati presentati i progressi portati avanti dal cantiere per raggiungere le zero emissioni, in particolare grazie all'utilizzo di celle a combustibile nelle mototizzazioni dei nuovi yacht.
Ha illustrato il progetto l'amministratore delegato di Baglietto Diego Michele Deprati che ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “In questo momento è fondamentale familiarizzare con una tecnologia che arà quella del futuro, sta per finire l’era dei motori termici naturali, è fondamentale acquisire know-how e conoscenza per guardare al futuro.” Il territorio spezzino sarà protagonista di questo cambiamento, “Abbiamo iniziato 5 anni fa creando internamento questo dipartimento energia per attraversare questo periodo di transizione, sicuramente ci sarà necessità di avere altri ingegneri -spiega il Ceo Deprati- non soltanto navali, ma anche energetici, quindi ci sarà una ricaduta anche occupazionale sul territorio.”
L’ingegnere navale Alessandro Balzi, direttore del dipartimento di energia del cantiere Baglietto spiega in che direzione ci si muova: “Il progetto Bzero ha come obiettivo l’introduzione dell’idrogeno e delle tecnologie fuel cells sui nostri yacht dotati di piattaforma ibrida, vogliamo estendere l’autonomia in modalità zero emissioni, l’idrogeno non potrà generare tutta l’energia, sarà necessario integrare un mix di carburanti per raggiungere la sostenibilità nello yachting, questo mix sarà generato da idrogeno pr viaggi brevi e carburanti biodiesel e sintetici per viaggi più lunghi.”
Anche per la nautica di altissimo livello aumentano le richieste in fatto di sostenibilità, come sottolinea Fabio Ermetto, Direttore Commerciale Baglietto, sono i clienti a richiedere all’impresa uno sforzo in questo senso: “La propulsione ibrida è già realtà, per la componente a idrogeno puntiamo ad iniziare ad applicarla nel 2027 dopo un periodo di test, abbiamo in cantiere un modello in scala 1:1 di quello che verrà installato a bordo. Il cliente finale è l’elemento che dà la spinta, siamo passati da un 20% di richieste all’80% per la fase ibrida e abbiamo già domanda per l’idrogeno, i clienti addirittura vorrebbero subito una completa autonomia con l’idrogeno dall’acqua di mare, la tecnologia non è ancora arrivata a quel punto, ma stiamo lavorando per avanzare.”