Come aveva annunciato qualche settimana fa la Uil si è messa in moto per raccogliere i pareri dei cittadini tramite un questionario compilabile in forma anonima nel quale sottolineare o denunciare situazioni di disagio per quanto rirguarda la sanità. La domanda da cui il sindacato ha scelto di partire è la seguente: "É davvero garantito il diritto alla sanità e ad essere curati in modo adeguato?", la risposta è affidata agli utenti delle strutture e ai pazienti che proprio durante i presidi che si terranno in giro per la Liguria potranno trovare ascolto.
Ad intervenire in merito è Marco Furletti, segretario confederale Uil Liguria con delega allo spezzino, che spiega: "Abbiamo raccolto un grido d'allarme sulla necessità di avere cure adeguate, viene evidenziata la professionalità di chi lavora negli ospedali, ma purtroppo restano i problemi dei posti letto e delle liste d'attesa troppo lunghe. Vogliamo che la sanità torni al centro dell'attenzione a livello regionale, non si tratta di un'iniziativa di protesta ma di proposta."
La campagna "Articolo 32" , nome che rimanda al diritto alla salute, è già stata portata avanti anche davanti al San Bartolomeo di Sarzana. Alla fine della mattinata di oggi davanti al Sant'Andrea fanno sapere dal sindacato che sono stati consegnati mille moduli da compilare.
I problemi della sanità ligure e spezzina riguardano una serie di aspetti, tra questi spicca la qualità delle strutture alli'interno delle quali i professionisti si trovano a lavorare.
Massimo Bagaglia, segretario Uil Fpl, ci dà una panoramica della situazione: "Auspichiamo di avere una risposta dalla cittadinanza per poter avere un quadro completo, come categoria sappiamo che i cittadini hanno molta fiducia nel personale sanitario, ma sappiamo che il personale ha grandi difficoltà, tra queste un organico non sufficiente e le grandi carenze delle strutture -continua Bagaglia- da cittadino aspetto da decenni la nascita di una nuova struttura che darebbe slancio alla categoria delle professioni sanitarie. Questi professionisti lavorano in edifici fatiscenti, a loro va un plauso per l'impegno che mettono nel lavoro, il personale fa i salti mortali per aiutare i cittadini, ma la struttura penalizza fortemente chi lavora. Ci ritroviamo con un esodo di professionisti che dopo poco che hanno vinto il concorso decidono di andare in mobilità da altre parti, la situazione strutturale e di organizzazione spinge chi è entrato ieri ad andarsene domani."