Prendiamo atto dell'incontro tenutosi ieri sera nella mediateca della Spezia, alla presenza di relatori quali Simone Pillon, ex senatore e promotore del Family Day, e Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita & Famiglia, organizzatrice dell’evento.
Come RAOT non possiamo che esprimere il nostro biasimo per il fatto che una struttura comunale ospiti un evento che veicola mala informazione e che promuove una crociata insensata e lesiva dei diritti di molte persone e famiglie. Un evento che già dal titolo, "Si potrà ancora dire Mamma e Papà?", si pone in maniera provocatoria e mistificatoria, alludendo, neanche troppo velatamente, a una presunta e infondata minaccia alla “famiglia tradizionale”.
Teniamo inoltre a sottolineare che se davvero esiste un “pensiero unico”, come sostiene l’avvocato Pillon, questo è quello che vogliono portare avanti i relatori dell’evento: un pensiero che si arrocca nel proprio privilegio, un pensiero totalizzante, rigido, escludente, che toglie dignità e legittimità alla molteplicità di formazioni familiari che in Italia già esistono e che, a differenza di quelle “tradizionali”, non godono ad oggi della medesima tutela giuridica.
RAOT si augura che in futuro gli spazi pubblici siano utilizzati per eventi di divulgazione che non offrano il fianco a visioni distorte e fuorvianti che ledono la dignità e minano l’incolumità di una intera comunità.
RAOT - Rete Anti Omofobia e Transfobia