PD, PCI, Articolo 1, Rifondazione Comunista, LeAli a Spezia/Lista Sansa, Orizzonte Spezia, Avanti Insieme + Europa, Cgil, Arci, Circolo operaio, Anpi, Buon Mercato e Libera, si sono dati appuntamento presso Largo Fiorillo per dimostrare la volontà di accogliere i 237 migranti.
Luca Comiti, Cgil, ha spiegato le ragioni della partecipazione: "Questo è un presidio fondamentale in un contesto inquietante in cui queste persone sono state costrette a navigare per 100 ore in più, abbiamo sentito il dovere di essere qua per dare il nostro benvenuto."
In prima linea nella solidarietà ci sono stati i circoli Arci, la presidente Stefania Novelli ha raccontato le iniziative di aiuto concreto promosse: "Abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l'ostacolo come sappiamo fare, abbiamo raccolto coperte vestiario e fornito volontari, siamo a disposizione di Caritas per qualunque necessità, abbiamo riscontrato tanta voglia di aiutare".
A commentare la scelta della Spezia come porto sicuro Matteo Sampero, responsabile Amnesty International La Spezia: “Come Amnesty International Italia abbiamo chiesto di rivedere il decreto Piantedosi, perché impone alle ong viaggi di moltissime ore in situazioni non certo piacevoli per chi è a bordo, queste condizioni non preservano né le persone né i porti nei quali queste persone arrivano".
Luca Marchi, segretario provinciale Rifondazione Comunista, ha messo l'accento sullo spirito di fratellanza e aiuto: "A me preme sottolineare la risposta della città che ha dato grande disponibilità, da buona città di mare La Spezia ha messo prima il salvataggio delle persone rispetto ai decreti e le regole imposti dai governi precedenti e del presente. È stato promosso un messaggio di pace tra i popoli in un momento che vede una corsa agli armamenti e spese militari che lievitano ogni giorno."
La capogruppo Pd in consiglio comunale, Martina Giannetti, ha commentato la distribuzione dei migranti fuori dal territorio spezzino: "Siamo felici che sia stato scelto il porto della nostra città, nonostante le 100 ore in più di navigazione, la cittadinanza ha mostrato la voglia di accoglienza, speravamo che anche dal punto di vista della collocazione si potesse fare di più, soprattutto vista la disponibilità di aree vuote in cui poter collocare queste persone. Ci auguriamo che l'Amministrazione riesca a mantenere una vigilanza sulle sorti di queste persone anche se verranno collocate in altri territori."
Matteo Bellegoni, Segretario regionale Liguria PCI ha dichiarato: "Per i valori che ci contraddistinguono non potevamo non essere qui e non attivarci per rispondere al meglio. La comunità spezzina e di tutta la provincia ha dato una riposta importante dimostrando, ancora una volta, le sensibilità che la contraddistinguono. E' importante dare un segnale di benvenuto a queste persone che hanno affrontato un viaggio terribile e con una prima denuncia al vergognoso Decreto Piantedosi che costringe essere umani a subire situazioni che ledono la dignità umana".