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I lavoratori di Italy Emergenza in presidio per chiedere risposte sul ritardo degli stipendi In evidenza

di Ginevra Masciullo - Scendono in presidio accanto ai lavoratori i sindacati, che chiedono chiarimenti per quanto riguarda la situazione pagamenti e sollecitano un intervento di Asl5 nel fare chiarezza.

Un presidio davanti all'ospedale Sant'Andrea per far conoscere a tutti la situazione in cui si trovano i 55 lavoratori della Cooperativa Italy Emergenza che non ricevono lo stipendio da 10 giorni e non hanno ricevuto notizie dalla cooperativa. I dipendenti di Italy Emergenza svolgono funzioni fondamentali per garantire il funzionamento dell'attività ospedaliera, sono infatti barellieri, addetti al trasporto esami, prelievi e referti della Asl5.

“Siamo senza stipendio dal 20 di novembre e chiediamo risposte anche ad Asl -spiega Elisa Franceschini, dipendente di Italy Emergenza- dalla cooperativa nessuna informazione.”  Scendono in presidio accanto ai lavoratori i sindacati, che chiedono chiarimenti per quanto riguarda la situazione pagamenti e sollecitano un intervento di Asl5 nel fare chiarezza.

Mirko Talamone, segretario Fisascat, dichiara: "Vorremmo coinvolgere Asl in questa vicenda perché il committente si deve prendere le sue responsabilità, l'obiettivo è però ottenere il pagamento degli stipendi il prima possibile, scongiurando escalation di mancati pagamenti per lavoratori così centrali per la sanità pubblica."

Questo caso fa emergere una situazione di difficile gestione che vede i lavoratori in situazioni di criticità. A mettere l'accento sui disagi della nostra Asl è Luciana Tartarelli, segretario Fial servizi sanità che esordisce: "La situazione è abbastanza grave e purtroppo la troviamo spesso nelle cooperative con problemi economici, queste persone sono senza stipendio vicino al Natale, non si prospetta per loro nessun clima di festa -continua Tartarelli- Vogliamo ribadire l'urgenza di un intervento su questa questione, in Asl le cooperative sono molte ed è importante che vi sia un controllo severo e rigido su chi ottiene gli appalti."

Sull'urgenza di un intervento mirato si esprime Roberto Palomba, segretario funzione pubblica Cgil: "Abbiamo ricevuto notizia di un ritardo dei pagamenti, ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione formale, speriamo che si risolva in breve tempo, ma non ci sono state date informazioni sui tempi di attesa, con questi stipendi le famiglie vivono ed è necessario fare chiarezza e trovare soluzioni velocemente."

Le istanze dei 55 dipendenti arrivano in Consiglio Regionale, dove il consigliere del gruppo Pd Articolo Uno Davide Natale ha presentato un’interrogazione al presidente e alla Giunta di Regione Liguria sulle modalità con le quali si intende intervenire: “Ho presentato un’interrogazione appena ho ricevuto la notizia, vogliamo capire quali siano le azioni messe in campo per dare un contributo alla risoluzione, non è possibile che una società appaltatrice di un servizio pubblico non paghi i dipendenti, se il problema è legato ai contratti bisogna fare massima chiarezza perché queste circostanze non sono pensabili -conclude Natale- in pandemia queste persone erano considerate eroi, oggi non vengono nemmeno pagate.”

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