Lo scorso fine settimana il Museo del ciclismo “Adriano Cuffini”, in Via dei Pioppi 10 alla Spezia, ha ospitato la presentazione del libro “Franco Ballerini campione in tutto” edito dal Regione Toscana. L’evento dedicato a “Ballero” - come lo chiamavano i tifosi - è stato coordinato dal giornalista Roberto Checchi che ha intervistato l’autrice Caterina Benini.
Presenti, oltre gli amici storici Luca Scinto e Lorenzo Bernucci, il suocero “Ragnolino” Luigi Riccasoli che, con la moglie di Franco Ballerini, Sabrina, porta avanti il ricordo e le gesta dell'indimenticabile campione, re delle classiche del nord.
Molto apprezzato anche l’intermezzo musicale del cantautore ligure Massimiliano “Macs” Bianchi che ha eseguito dal vivo il suo brano dedicato a Ballerini scritto e musicato “su due piedi - ha spiegato - di getto, al momento in cui sono venuto a sapere della terribile notizia della scomparsa di Ballero”.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune della Spezia, ha visto la partecipazione dell’Assessore Giulio Guerri e del presidente del Consiglio Comunale Salvatore Piscopo.
“Potrei raccontare tantissimi episodi di vita di Ballero - dice Luca Scinto, amico e collega del compianto commissario tecnico della nazionale di ciclismo - Oltre che un grande atleta e CT aveva qualità umane incredibili. Mi tornano in mente episodi che non pensavo neppure di ricordare e invece oggi mi emozionano ancora”.
Altro collega e amico del Ballero, Lorenzo Bernucci. “Gli chiedevo consigli - ha raccontato l’ex professionista spezzino - Era davvero il re incontrastato delle classiche del Nord. Una volta mi disse di abbassare la pressione delle gomme, sulle pietre fangose: si entrava nella foresta di Aremberg, alla Parigi-Roubaix, a 70 km all’ora, in piena discesa, e si usciva, sfiniti, a 20 km. Beninteso, quando si riusciva a uscire”.
L'autrice, Caterina Benini, ha raccontato alla folta platea come è nato il libro. “Sono stata accolta in casa di Sabrina, la moglie di Ballerini, come si fa con una amica di vecchia data. Ci conoscevamo da poco, ma ho sentito subito un forte legame. Il ricordo del campione attraverso le parole di Alfredo Martini, degli amici più cari, mi ha fatto conoscere un personaggio unico con una famiglia unita alle spalle.”
L’omaggio a Ballerini è il primo appuntamento del mese. Sabato prossimo, 26 novembre, si proseguirà con Gianni Bugno che presenterà al Museo del Ciclismo la sua autobiografia “Per non cadere. La mia vita in equilibrio”.
“Siamo molto felici di ospitare Bugno alla Spezia - affermano Giancarlo Zoppi e Sergio Fascetti - Una persona di poche parole, divenuta, forse suo malgrado, un mito".
Il legame tra Museo del Ciclismo e il campione Bugno viene da lontano. "Nella nostra sede in via dei Pioppi - continuano Zoppi e Fascetti- sono esposte diverse sue maglie come quella che indossava quando vinse il Campionato del Mondo nel 1991 e che ha rimesso per percorrere la mitica Eroica di quest’anno”.
La presentazione di Bugno al Museo del Ciclismo, sabato prossimo, è un evento molto atteso dai tanti appassionati e conferma il ruolo del Museo dedicato ad Adriano Cuffini come luogo di riferimento culturale.