Il 6 ottobre è ripartito da Trieste il Treno della Memoria, lo storico convoglio ferroviario, allestito con l’obiettivo di non dimenticare il viaggio del treno speciale che nel 1921 trasportò da Aquileia a Roma la salma del Soldato Ignoto.
Ad accompagnare il treno, guidato da una locomotiva a vapore Gr.740, attraverso un percorso di 5 mila chilometri, il quadro del pittore Federico Anselmi, nostro concittadino, dal titolo “Il treno del Soldato”. Nella notte tra l’11 e il 12 ottobre alle h 3.10, il treno si fermerà per qualche minuto nella stazione della Spezia, dando l’opportunità alla popolazione di onorare il simbolo e di visitare la mostra commemorativa.
Durante la conferenza stampa del 29 settembre, tenutasi a Roma al Circolo Ufficiali delle Forze Armate, il Generale Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare (MOVM) e Presidente del gruppo MOVM, ha spiegato il significato storico e culturale dell’opera, realizzata su un frammento di vela dismessa proveniente dalla nave Amerigo Vespucci e raffigurante, in un unico contesto, soldati al fronte e le famose carrozze.
Le tappe del convoglio saranno 17 e toccheranno tutti i capoluoghi di regione e le maggiori città italiane non coinvolte nel percorso del 2021, anno delle celebrazioni del centenario. Il treno arriverà a Roma Termini il 4 novembre per terminare la sua corsa il giorno 5, a Roma S. Pietro.
Il progetto, voluto caldamente dal generale Aiosa, è stato promosso dalla Stato Maggiore della Difesa in collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Sottolinea ancora il Generale Aiosa “riproporre la storia della salma del soldato ignoto, scelta da Maria Bergamas, madre di Antonio, soldato caduto durante il primo conflitto mondiale, tra quella di undici soldati caduti non identificati, ha l’obiettivo di far riscoprire e mantenere vivo, soprattutto ai giovani, il ricordo di tutti coloro che, donando la propria vita, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale e il concetto di Patria”.