Sono molte le segnalazioni che arrivano a proposito di un piccolo insetto comparso negli ultimi anni nel nostro territorio.
All’apparenza sembra si tratti di piccole farfalle notturne, di colore scuro con piccole macchie chiare.
In realtà si tratta di una specie denominata Ricania speculum, appartenente dal punto di vista scientifico alla famiglia delle Rhyncota, la stessa delle cicale e delle cimici delle piante, famiglia Ricaniidae.
Le ali non sono “rotte” come possono apparire, ma presentano macchie scure con zone trasparenti che, se analizzate con attenzione, permettono la vista delle nervature alari.
Ricania speculum è una specie originaria del Sud Est asiatico, diffusa principalmente in Cina, Indonesia, Giappone, Corea, Filippine e Vietnam.
Negli ultimi anni si è rapidamente diffusa nel Nord Italia ed in particolare in Liguria, importata, forse, attraverso il commercio di piante per il florovivaismo.
L’esemplare adulto è capace di volare e di scattare in rapidi salti.
Si tratta di una specie infestante per le colture, in particolare ai danni di meli, palme da olio e piante da agrumi; questi insetti si nutrono della linfa delle piante, che succhiano dalle foglie, grazie all’apposito apparato pungente della bocca.
La conseguenza peggiore dell’infestazione può essere il disseccamento della parte attaccata o addirittura la morte della pianta.
La presenza di questa specie negli ultimi anni è stata segnalata in Italia soprattutto nella nostra Liguria, come riportato anche da Arpal, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure.
Dopo un’inziale presenza alle Cinque Terre, in particolare a Monterosso, la sua presenza è stata segnalata anche in diverse altre zone della Liguria, in particolare di Genova.
La presenza in quantità significativa di questo insetto è legata al periodo stagionale che è quello della riproduzione: le femmine depongono le uova fra le parti ruvide delle cortecce degli alberi mentre in primavera si svilupperanno le larve. Finito il ciclo riproduttivo gli esemplari muoiono.
Attualmente, per limitare la sua diffusione in caso di massiccia presenza, si consiglia l’eliminazione delle uova presenti nella stagione autunnale e invernale, tramite potatura e distruzione dei tralci, in modo da ridurre la popolazione nella primavera successiva.
Ricania speculum non è giudicata al momento nociva né tantomeno aggressiva verso l’uomo. Stando ai rilievi di Arpal, ad oggi anche i danni all’agricoltura sembrano essere limitati.
Rimane tuttavia un fenomeno da tenere sotto controllo, in considerazione della crescita di questa popolazione “aliena” e dei cambiamenti climatici in atto; chi avvistasse numerosi esemplari può inviare una segnalazione, corredata se possibile da informazioni sulla precisa localizzazione, ad Arpal per ’inserimento in Li.Bi.Oss, l’Osservatorio Ligure della Biodiversità, tramite l'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.